Eventi e appuntamenti - 25 dicembre 2025, 10:45

In Valle le 'Veillà' di Natale con la rievocazione degli antichi mestieri

La liturgia ortodossa è stata invece celebrata nella chiesa di Saint-Martin ad Aosta

Un momento gioioso in una delle tante Veillà organizzate in Valle (cliccare sull'immagine per avviare la gallery)

Un momento gioioso in una delle tante Veillà organizzate in Valle (cliccare sull'immagine per avviare la gallery)

Anche quest'anno la notte di Natale si è trasformata, in diverse località della Valle d’Aosta, in un suggestivo viaggio nel tempo. Sui sagrati delle chiese o in spazi dedicati, prima o dopo la Messa di mezzanotte, sono state organizzate le tradizionali Veillà, momenti di comunità che hanno riportato in vita gli antichi mestieri e le atmosfere della civiltà rurale valdostana.

Fabbri, falegnami, filatrici, contadini e artigiani hanno animato piazzette e sagrati, offrendo a residenti e visitatori una rivisitazione fedele delle attività di un tempo. Un modo semplice ma intenso per riscoprire le radici culturali del territorio, nel segno della condivisione e della memoria collettiva, in una notte simbolo per eccellenza di attesa e rinascita.

Le Veillà, illuminate da fiaccole e luci soffuse, hanno così accompagnato la celebrazione religiosa, rafforzando il legame tra fede, tradizione popolare e identità locale. In molti casi non sono mancati canti, racconti in patois e piccoli momenti conviviali, a testimonianza di un Natale vissuto non solo come rito religioso ma anche come esperienza comunitaria.

Parallelamente, la comunità dei cristiani ortodossi presenti in Valle d’Aosta si è riunita ad Aosta, nell’antica chiesa di Saint-Martin de Corléans (foto sopra). Qui si sono svolti i Vespri e la Santa Messa di Natale secondo il rito ortodosso, in un clima di profondo raccoglimento e spiritualità. La scelta di Saint-Martin de Corléans, luogo carico di storia e significati, ha conferito ulteriore solennità alla celebrazione, sottolineando la pluralità delle tradizioni cristiane presenti sul territorio e il loro radicamento in spazi che parlano di secoli di fede e di cultura.

Una notte di Natale, dunque, vissuta in Valle tra antichi mestieri, memoria storica e liturgie diverse, ma unite dallo stesso desiderio di ritrovarsi, condividere e rinnovare un senso di comunità.

pa.ga.

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