Politica - 16 dicembre 2025, 15:10

Bilancio regionale 2026-2028, in Consiglio Valle critiche diffuse su visione e programmazione

Bilancio regionale 2026-2028, in Consiglio Valle critiche diffuse su visione e programmazione

Ha occupato l’intera seduta mattutina del Consiglio regionale di lunedì 16 dicembre la discussione generale sul Documento di economia e finanza regionale-Defr, sulla legge di stabilità e sul bilancio di previsione della Regione per il triennio 2026-2028. Un confronto ampio, segnato da critiche trasversali all’impostazione dei provvedimenti, giudicati da gran parte dell’opposizione solidi sotto il profilo contabile ma carenti sul piano politico e strategico.

Sulla legge di stabilità sono stati presentati 11 emendamenti – sei della seconda Commissione, uno dell’assessore allo Sviluppo economico, Luigi Bertschy e quattro dei gruppi Lega VdA e La Renaissance Valdôtaine – mentre sul bilancio di previsione è stato depositato un emendamento congiunto degli stessi due gruppi. In Aula sono arrivati anche 57 ordini del giorno, presentati da tutte le forze politiche.

Ad aprire il dibattito è stata la Capogruppo di Alleanza Verdi e Sinistra, Chiara Minelli, che ha espresso un giudizio nettamente negativo sui documenti finanziari, accusati di limitarsi alla descrizione dell’esistente senza indicare priorità chiare né scelte incisive. Nel mirino, l’assenza di una strategia su sanità pubblica, autonomia energetica, politiche sociali, riforma degli enti locali e governo delle partecipate, oltre alle scelte infrastrutturali sul tunnel del Monte Bianco e sul collegamento delle Cime Bianche.

Critico anche il consigliere Fulvio Centoz (PD-FP), che ha definito il bilancio “tecnicamente solido ma politicamente vuoto”. Pur riconoscendo la robustezza dei conti, Centoz ha sottolineato l’incapacità di trasformare un fondo cassa superiore al miliardo di euro in servizi e risposte concrete alle emergenze del territorio, indicando nella riorganizzazione degli enti locali la riforma cardine per contrastare spopolamento e declino dei servizi.

Per Fratelli d’Italia, Massimo Lattanzi ha parlato di un bilancio di transizione, privo di una prospettiva al 2030 e poco comprensibile nei suoi effetti per cittadini e imprese. Ha espresso preoccupazione per la riduzione delle risorse nel triennio e per l’assenza di politiche incisive su giovani, anziani, ricerca e sviluppo economico. Il collega Aldo Domanico ha invece evidenziato le contraddizioni politiche emerse in Aula, con cambiamenti di schieramento che rendono il quadro regionale ancora più instabile.

Più articolato il giudizio di Marco Carrel (Autonomisti di Centro), che ha riconosciuto alcuni elementi positivi, come il rafforzamento dell’Università della Valle d’Aosta e il nuovo centro di ricerca, oltre al potenziamento dei Vigili del fuoco. Restano però, secondo Carrel, nodi irrisolti sulla riforma della Pubblica amministrazione, sul riparto delle risorse agli enti locali e sulla legge elettorale, temi che richiedono un confronto politico aperto e tempi certi.

La Vicecapogruppo PD-FP, Clotilde Forcellati, ha parlato di un bilancio timido e privo di scelte coraggiose, nonostante la solidità finanziaria ereditata dalla precedente legislatura. Sanità, welfare e desertificazione commerciale sono stati indicati come ambiti in cui le risorse disponibili non si traducono ancora in interventi efficaci, mentre sulle opere pubbliche permane uno scarto significativo tra programmazione e realizzazione.

Per AVS, Eugenio Torrione ha sottolineato come il Defr manchi di una visione complessiva e di obiettivi misurabili, evidenziando una frammentazione eccessiva delle politiche sociali. Critica la proposta di un ente strumentale per la gestione dei servizi alla persona, ritenuta un intervento tampone che rischia di replicare criticità già note.

In chiusura, il Vicecapogruppo di Fratelli d’Italia Massimiliano Tuccari ha richiamato i numeri della scorsa legislatura, caratterizzata – a suo giudizio – da un eccesso di dibattito e da una carenza di decisioni concrete, culminata in un avanzo di amministrazione rilevante. Un dato che, secondo Tuccari, testimonia un fallimento politico più che tecnico e la necessità di scelte nette, alleanze coerenti e programmazione reale.

Il confronto è proseguito con l’esame degli emendamenti e degli ordini del giorno, in un clima che preannuncia un passaggio politico delicato per la maggioranza regionale.

red.laprimalinea.it

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