Tre determine a contrarre, adottate in contemporanea dal Comune di Arvier, riaccendono i riflettori sulla gestione dei lavori di restauro del Castello La Mothe, uno degli interventi più rilevanti del progetto PNRR da 20 milioni di euro 'Agile Arvier – La cultura del cambiamento'.
Gli atti – numeri 287, 288 e 289 del 5 dicembre 2025 – riguardano tre distinti lotti dell’intervento WP8 'Museo del Futuro Alpino0: Lotto A (Accessibilità), Lotto B1 (Passerelle) e Lotto D (Restauro del Castello), tutti affidati mediante procedura negoziata senza bando.
Un’unica opera suddivisa in tre affidamenti
Dalla lettura delle determine emerge come i tre affidamenti insistano su parti strettamente connesse della medesima opera, avviate nello stesso periodo. Una scelta che consente di mantenere ciascun lotto al di sotto della soglia di 1,5 milioni di euro, limite oltre il quale sarebbe stato necessario ricorrere a una gara pubblica aperta con pubblicazione nazionale.
La suddivisione in lotti, per essere legittima, deve rispondere a criteri di autonomia funzionale, tecnica o temporale. In questo caso, tuttavia, i lavori risultano programmati in contemporanea, rendendo quantomeno discutibile la frammentazione dell’intervento. Una scansione temporale differenziata – inizialmente prevista – avrebbe potuto giustificare lo scorporo, ma tale impostazione non emerge dagli atti.
Sul piano operativo, inoltre, la gestione simultanea di più cantieri in un’area limitata, con termine lavori inderogabile fissato ad agosto 2026, rischia di creare difficoltà di coordinamento. Qualora i tre appalti venissero aggiudicati a imprese diverse, si profilerebbe un potenziale “ingorgo” operativo; viceversa, l’eventuale affidamento a un unico soggetto rafforzerebbe la natura unitaria dell’opera.
La procedura negoziata senza bando, infine, riduce fisiologicamente il livello di concorrenza, poiché consente alla stazione appaltante di selezionare direttamente gli operatori da invitare, aspetto particolarmente sensibile in un intervento finanziato con fondi europei.
Pareri negativi e responsabilità del RUP
L’elemento più delicato emerge dai pareri della società Conteco Check Srl di Milano, incaricata della verifica del progetto ai sensi dell’art. 42 del Codice dei contratti. In tutte e tre le determine, il verificatore ha espresso parere negativo sulla conformità del progetto esecutivo alla normativa vigente, in particolare al DM 36 del 2023.
Nonostante tali rilievi, il Responsabile unico del procedimento-Rup, l'architetto Maurizio Caputo, ha proceduto comunque con l’approvazione delle decisioni di contrarre, assumendosi una responsabilità rilevante sotto il profilo amministrativo. Caputo opera nell’ambito dell’ufficio tecnico comunale, mentre il coordinamento complessivo del progetto 'Agile Arvier' fa capo al dirigente Gianluca Tripodi.
Alla luce delle criticità evidenziate negli atti – affidamenti frammentati, procedura negoziata e pareri tecnici negativi – il rischio è quello di contenziosi, riserve in corso d’opera e possibili incrementi di spesa, con ricadute sull’efficacia dell’intervento e sull’utilizzo delle risorse pubbliche del PNRR.




