Cronaca - 09 dicembre 2025, 08:45

Furto e botte ad Arnad; Zef Lleshaj ora è in carcere, gli aggressori accusati di lesioni aggravate

Furto e botte ad Arnad; Zef Lleshaj ora è in carcere, gli aggressori accusati di lesioni aggravate

Dimesso ieri dall'ospedale 'Parini' di Aosta con una prognosi di 30 giorni per le ferite e i traumi riportati, trascorrerà la convalescenza in carcere Zef Lleshaj, 41 anni, albanese, arrestato nella notte tra venerdì e sabato dai carabinieri del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Châtillon–Saint-Vincent dopo che aveva commesso un furto in abitazione ad Arnad. Il processo per direttissima è stato fissato per il 19 dicembre. Il suo complice è tuttora ricercato così come lo sono i residenti di Arnad che lo hanno aggredito servendosi, asserisce un referto sanitario, di un oggetto di metallo appuntito, presumibilmente un piccone. I carabinieri della Compagnia di Chatillon/St-Vincent hanno aperto un fascicolo, per ora contro ignoti, con l'accusa di lesioni aggravate.

Secondo la  ricostruzione dei carabinieri, Lleshaj avrebbe agito insieme a un complice, poi riuscito a fuggire, introducendosi in un’abitazione in località Sisan. Quando i militari sono arrivati sul posto, hanno trovato una situazione già degenerata: un gruppo di abitanti della zona, una cinquantina, alcuni armati di bastoni e oggetti contundenti, stava tentando di farsi giustizia da sé. I carabinieri sono intervenuti per evitare il linciaggio e Lleshaj, che aveva cercato di scappare nascondendosi lungo il greto di un torrente, è stato colpito – secondo quanto ricostruito – forse anche con un piccone, riportando ferite al bacino e al ventre giudicate guaribili in 30 giorni. 

Addosso all’uomo è stata trovata la refurtiva, per un valore stimato in 5 mila euro. Incensurato, Lleshaj ha raccontato al giudice di essere stato cuoco in Albania e di aver accettato di compiere furti in Italia; spinto dalla mancanza di lavoro e dalla necessità di mantenere la famiglia avrebbe detto di essere stato reclutato da alcuni connazionali. Le indagini proseguono anche per individuare il complice fuggito e per accertare le responsabilità degli aggressori.

pa.ga.

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