Una criticità trasformata in buona pratica. Dal caso del bambino con epilessia inizialmente escluso da alcuni centri estivi valdostani — vicenda poi risolta grazie all’accoglienza di un gestore e sfociata in un protocollo d’intesa — nasce oggi un progetto strutturato che punta a garantire inclusione e sicurezza per tutte le famiglie con figli affetti da epilessia.
Aice Valle d’Aosta Odv ha infatti completato una mappatura dei gestori di attività estive per minori nella regione, contattandone oltre quaranta e ponendo una domanda chiara: siete disponibili alla somministrazione — in caso di necessità — dei farmaci salvavita predosati indicati dagli specialisti?
Si tratta di medicinali di classe A utilizzati in caso di crisi convulsive (Buccolam e Micropam), la cui somministrazione non richiede competenze sanitarie discrezionali, ma rientra nel perimetro del primo soccorso.
Metà dei gestori aderisce, 'Risposta rilevantissima'
La risposta è stata superiore alle attese: quasi il 50% dei gestori ha detto sì.
Un segnale forte, che consente ora di offrire alle famiglie informazioni chiare e trasparenti attraverso una pagina dedicata sul sito di Aice Valle d’Aosta. Per ciascun centro saranno indicati Comune, periodo, fasce d’età, attività proposte e contatti, così da permettere alle famiglie di scegliere in vista dell’estate 2026 un servizio inclusivo vicino e adatto alle proprie esigenze.
Le famiglie dovranno consegnare al gestore tre elementi fondamentali: certificazione del medico specialista con indicazioni su farmaco, dosi e modalità; il farmaco stesso; eventuali ulteriori indicazioni concordate.
Aice VdA garantirà la formazione degli operatori, con attestato rilasciato dall’associazione, e l’aggiornamento costante dell’elenco.
Una rete che fa scuola
Il valore dell’iniziativa è tale che il presidente nazionale di AICE ha già annunciato l’intenzione di portare questa esperienza all’attenzione dei Ministri per la Disabilità, l’Istruzione e lo Sport, affinché possa diventare una buona pratica da diffondere su tutto il territorio italiano.
Una rete inclusiva che nasce da una criticità, ma che oggi si presenta come una concreta opportunità per garantire a centinaia di bambini un’estate serena e accessibile. Una Valle d’Aosta, insomma, che in questo caso sceglie di essere pioniera.




