Il Giro d’Italia 2026 parlerà anche valdostano. La Corsa Rosa tornerà infatti in Valle d’Aosta con una tappa interamente regionale, la Aosta–Pila, in programma sabato 23 maggio, che si annuncia già come uno dei momenti chiave della 109ª edizione.
L’ufficializzazione è arrivata nel pomeriggio di oggi durante la presentazione del percorso del Giro, che in apertura ha ricordato la figura di Nicola Pietrangeli, deceduto oggi e che ha svelato il debutto internazionale della corsa: partenza da Nessebar, località affacciata sul Mar Nero in Bulgaria, fissata per venerdì 8 maggio.
La tappa valdostana sarà la quattordicesima e si presenta come una prova severa, confermata anche dalle parole del britannico Simon Yates, che non ha nascosto di considerarla una delle più impegnative dell’intero Giro.
I corridori affronteranno 133 chilometri e oltre 4400 metri di dislivello, un concentrato di salite che metterà alla prova gambe, tattica e ambizioni di classifica. Il tracciato toccherà Saint-Barthélemy, Doues, Lin Noir, Verrogne, per poi scendere verso Aymavilles e Gressan, prima dell’ultima ascesa verso i 1800 metri di Pila, arrivo di giornata.
Un percorso tecnico e spettacolare, che riporterà il grande ciclismo sulle strade della regione dopo anni di assenza e che potrebbe rivelarsi decisivo per delineare la battaglia per la maglia rosa.
Tra Alessandria–Verbania e Voghera–Milano
La Aosta–Pila sarà incastonata tra due tappe di transizione: alla vigilia i corridori affronteranno la Alessandria–Verbania, mentre il giorno successivo la carovana ripartirà dalla Voghera–Milano, preludio al secondo e ultimo giorno di riposo.
Il ritorno del Giro in Valle d’Aosta rappresenta anche una vetrina internazionale per il territorio, che potrà mostrare le sue salite iconiche e l’accoglienza delle sue comunità. E, come spesso accade sulle montagne valdostane, lo spettacolo è assicurato.




