Si è conclusa con una partecipata cerimonia di premiazione la 68esima edizione del Concours Régional Batailles de Reines. Oltre cinquecento persone hanno gremito il padiglione antistante l’Arena Croix-Noire domenica 23 novembre, a conferma del forte legame della comunità valdostana con una tradizione che continua a rappresentare identità, cultura rurale e spirito collettivo. Un’edizione che più di altre ha incarnato la resilienza del mondo dell’allevamento, capace di reagire alle difficoltà senza perdere la propria determinazione.
Ad aprire la cerimonia è stato Roberto Bonin, presidente dell’Association Régionale Amis des Batailles de Reines, che ha ricordato le criticità affrontate durante l’anno, come la dermatite nodulare contagiosa, sottolineando però come le scelte adottate siano state ripagate dalla grande partecipazione del pubblico.
“La presenza di oltre 500 persone alla premiazione e di ben oltre 5.000 spettatori alla Finale Regionale del 26 ottobre – ha spiegato Bonin – è stata una risposta straordinaria. Quelle migliaia di persone non sono solo spettatori, ma il sostegno a una tradizione che vuole guardare avanti. Un grazie di cuore a ogni allevatore, veterinario, volontario e appassionato che ha reso possibile questo 68esimo Concours”.
La cerimonia ha celebrato anche la componente artistica che accompagna le Reines: le opere di Giangiuseppe Barmasse, Elisa Perron, Daria Martishkina, Davide Chabod e Muriel Persod hanno reso omaggio alla bellezza e al carattere delle protagoniste, attraverso premi scolpiti e dipinti con cura artigianale.
Il momento più atteso è stata naturalmente la proclamazione delle campionesse assolute. Nella prima categoria, il titolo di reine de 1ère catégorie è stato assegnato per il secondo anno consecutivo a SUISSE, dell’allevamento Frassy-Letey. Per la seconda categoria il premio è andato a BERLIN, di proprietà di Simon e Julien Charbonnier. Nella terza categoria, per il quarto anno consecutivo, il titolo di reine de 3ème catégorie è stato conquistato da FARCHETTA dell’allevatore Lorenzo Rosset.
La chiusura della 68esima edizione conferma ancora una volta come le Batailles de Reines non siano soltanto una competizione, ma un patrimonio culturale vivo, sostenuto da una comunità che continua a riconoscersi nei valori di forza, carattere e appartenenza che queste “regine” portano in arena ogni anno.




