Eventi e appuntamenti - 15 novembre 2025, 14:04

Aosta lancia un nuovo corso di francoprovenzale: lezioni al via dal 3 dicembre

Alina Sapinet

Alina Sapinet

Riparte l’impegno del Comune di Aosta per la tutela e la valorizzazione del francoprovenzale. Dal 3 dicembre prenderà avvio un nuovo corso di lingua patois, promosso dall’Amministrazione comunale e sostenuto dall’assessorato regionale all’Istruzione, Cultura e Politiche identitarie.

Il percorso formativo, affidato alla docente Elena Chenal, si articolerà in 15 lezioni che si terranno ogni mercoledì dalle 18 alle 20. Due i livelli previsti, pensati per soddisfare esigenze e conoscenze differenti: “Débutant”, per chi muove i primi passi, e “Approfondissement”, dedicato a chi desidera approfondire e consolidare le proprie competenze.

Le iscrizioni sono aperte fino al 24 novembre e devono essere inviate via e-mail all’indirizzo: cultura@comune.aosta.it . 

"L’appuntamento con i corsi di patois – spiega l’assessora comunale all’Istruzione, Alina Sapinet – è un’attività di grande rilevanza che l’Amministrazione porta avanti da anni con passione per valorizzare e promuovere la nostra cultura. In città il rapporto con il francoprovenzale è più difficile perché sono sempre meno le persone che lo parlano quotidianamente e lo trasmettono ai figli. In questo contesto è lodevole il lavoro del Brel, che rappresenta un presidio fondamentale per evitare di perdere un pezzo della nostra identità".

Un valore culturale e identitario ribadito anche dall’assessore regionale Erik Lavevaz: "I corsi di patois sono un’occasione di scoperta e approfondimento del patrimonio valdostano. Come ogni lingua locale, il francoprovenzale si è modellato nei secoli sulla comunità che lo ha parlato. Il plurilinguismo è ancora vivo in Valle d’Aosta: auspichiamo che questa proposta formativa possa raggiungere sia chi è incuriosito, sia chi desidera arricchire le proprie conoscenze".

Il Comune di Aosta invita tutti gli interessati a iscriversi nelle prossime settimane: un’opportunità per avvicinarsi, o tornare, a una delle radici più autentiche della cultura valdostana.

red.laprimalinea.it

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