Sempre più persone scelgono di non portare con sé denaro contante, affidandosi ai metodi digitali anche per le spese più piccole. Nei primi nove mesi del 2025 i pagamenti cashless sono cresciuti del 27,5%, con uno scontrino medio di 31,8 euro, in calo del 6,9% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Una trasformazione che riguarda anche i bar, luoghi simbolo della quotidianità, dove fino a qualche anno fa nessuno avrebbe pensato di usare la carta per un espresso.
Secondo l’Osservatorio Consumi Cashless di SumUp, la città italiana con la percentuale più alta di pagamenti digitali nei bar è Aosta, dove il 34,2% delle transazioni avviene senza contanti. Sul podio oltre al capoluogo valdostano anche L’Aquila (21,4%) e Perugia (19,5%). Seguono Bari, Cagliari e Genova, dove due clienti su dieci scelgono di pagare con carta o smartphone. A livello nazionale, quasi la metà dei pagamenti digitali avviene nel settore della ristorazione (47%), con i bar che da soli rappresentano il 15,6% delle transazioni.
“È un segnale chiaro di come l’abitudine a pagare con carta sia ormai trasversale a tutti i settori e sempre più radicata, indipendentemente dall’importo, dalla distribuzione geografica o dal tipo di prodotto e servizio acquistato”, ha spiegato Umberto Zola, Responsabile Online Sales per l’Europa di SumUp.
Eppure, per chi è nato negli anni Settanta, questo scenario porta con sé un senso di nostalgia. In dieci anni sono cambiate tante cose; le cabine telefoniche, un tempo indispensabili, sono sparite dalle strade; il telefono fisso di casa, con la cornetta e il filo arrotolato, è stato sostituito dagli smartphone sempre in tasca. Ma non solo… c’erano i gettoni telefonici che costringevano a fare la fila davanti alle cabine, le schede telefoniche da infilare e reinserire, le cassette per registrare la musica che bisognava riavvolgere con la matita quando il nastro si inceppava, le bollette da pagare allo sportello della posta con lunghe attese, i libretti di risparmio cartacei da aggiornare a mano.
Piccoli gesti che oggi sembrano lontani, ma che scandivano la vita quotidiana e in qualche modo ci costringevano a rituali precisi. I pagamenti digitali sono solo uno dei tanti segni di un tempo che cambia, e che ci chiede di adattarci senza dimenticare il valore dei ricordi che ci hanno accompagnato fino a qui...




