È finito in carcere Marino Rodio, 29 anni aostano, noto per una lunga serie di aggressioni e comportamenti violenti che negli ultimi mesi avevano seminato paura fra gli abitanti del quartiere Cogne, soprattutto anziani e donne. L’ultimo episodio, avvenuto nei giorni scorsi nel reparto di Psichiatria dell’ospedale Parini nella sede della 'Ex Maternità, ha fatto scattare la misura cautelare più severa: il giovane ha infatti aggredito un altro paziente, un ragazzo inerme affetto da depressione, colpendolo senza motivo e causandogli danni a un timpano.
Rodio era stato posto agli arresti domiciliari appena una settimana fa, dopo l’ennesima rissa in un bar di corso Battaglione, dove aveva minacciato e spintonato alcuni clienti. Nonostante il provvedimento restrittivo, era riuscito nuovamente a farsi notare per comportamenti violenti e ingestibili dopo essere stato trasferito nel reparto di Psichiatria in TSO per gli accertamenti necessari a stabilire la sua capacità di intendere e volere.
Secondo quanto risulta da una perizia psichiatrica disposta dalla Procura di Aosta, il 29enne non è affetto da alcuna patologia psichiatrica tale da escludere la capacità di intendere e di volere. Gli esperti hanno invece evidenziato una forte e radicata dipendenza da droghe e psicofarmaci, che ne altera il comportamento e lo rende incline a reazioni impulsive e aggressive, ma senza configurare uno stato di follia.
Negli ultimi tre mesi Rodio si era reso protagonista di ripetuti episodi di violenza e minacce, spesso rivolte a anziani e donne, in diversi locali e spazi pubblici della città. I suoi comportamenti avevano suscitato forte preoccupazione tra residenti e commercianti, stanchi di vederlo tornare libero dopo ogni denuncia.
L’ultima aggressione ma soprattutto la relazione specialistica hanno convinto il giudice della necessità di un provvedimento più incisivo: Rodio è stato quindi trasferito in carcere ad Aosta, dove si trova ora a disposizione dell’autorità giudiziaria.




