Sarà l’intelligenza artificiale il filo conduttore della nuova edizione di Frontdoc, il Festival internazionale del cinema di frontiera organizzato dall’Associazione Promozione dell’Audiovisivo Valle d’Aosta-ApaVdA. Dall’8 al 15 novembre, negli spazi di Plus (ex Cittadella dei Giovani), Aosta ospiterà una settimana di proiezioni, incontri, musica e installazioni.
Il trailer ufficiale, creato interamente con l’AI da Gianluca Rossi, introduce un’edizione che riflette sul rapporto tra tecnologia e creatività. "Abbiamo voluto che il festival fosse anche una riflessione su come l’intelligenza artificiale stia trasformando il linguaggio delle immagini e il modo di raccontare", ha spiegato in conferenza stampa Rossi, direttore artistico insieme a Nora Demarchi.
Tra i titoli in programma, spicca Post Truth di Alkan Avcıoğlu, primo documentario generato integralmente con intelligenza artificiale, e l’installazione La belle au bois dormant dell’artista valdostana Giuliana Cunéaz, che trasforma i sogni in immagini sintetiche. "L’AI non è solo un mezzo tecnologico, ma un nuovo modo di guardare la realtà", ha osservato Cunéaz.
Accanto al tema digitale, Frontdoc continua a esplorare i confini umani e sociali: migrazioni, diritti, crisi globali e resistenza. "Amiamo l’idea che si possa fare cultura attraverso l’audiovisivo, offrendo opere che non si trovano sul web, da vedere e commentare insieme", ha ricordato Laurent Vicquéry, presidente dell’associazione organizzatrice.
Novità di quest’anno è F(r)iction, sezione dedicata ai cortometraggi di finzione, che affianca il concorso internazionale (27 titoli) e Frontiera Italiana. In apertura, concerto di Maura Susanna e proiezione di Canone effimero dei fratelli De Serio. "Frontdoc è anche frontiera di generi – ha sottolineato Nora Demarchi –. Ci piace creare contaminazioni, per questo abbiamo scelto di aprire il festival con la musica di Maura Susanna".
Tra gli ospiti attesi figurano Paolo Mereghetti, che con Roberto Manassero discuterà del ruolo della critica cinematografica, Pietro Bartolo, medico simbolo dell’accoglienza a Lampedusa, e Yvan Sagnet, protagonista della rivolta dei braccianti nel Salento. Il 14 novembre si parlerà ancora di AI in un confronto tra Paolo Cirio e Giuliana Cunéaz.
La musica sarà protagonista anche nella serata finale del 15 novembre con i Vallanzaska, preceduti da Skarlett, Errico Canta Male e I Malati Immaginari. La premiazione sarà accompagnata dall’evento Calici & Boccali, che quest’anno abbina ai film vincitori le birre artigianali valdostane.
Frontdoc dedica inoltre grande attenzione ai giovani: tre matinée per le scuole, già sold out, e giurie composte da studenti e dottorandi. "Il confronto tra generazioni e sguardi diversi è il cuore del nostro festival", ha ribadito Gianluca Rossi.
Confermate la sezione Industry, con pitching tra autori e produttori, e il laboratorio Front Lab, in collaborazione con la Film Commission Vallée d’Aoste. «Accompagniamo i giovani nello sviluppo dei loro progetti e nella preparazione al mondo professionale», spiega la direttrice Alessandra Miletto.
Sostenuto da Regione, Comune di Aosta, Fondazione CRT, BCC Valdostana e CVA, il festival mantiene l’ingresso gratuito per tutte le attività. "La Valle d’Aosta, con iniziative come Frontdoc, attiva processi culturali e di pensiero – ha ricordato l’assessore Jean-Pierre Guichardaz –. Sostenere manifestazioni come questa è un gesto politico: Frontdoc costruisce ponti, mentre altrove si alzano muri".




