Si è svolta questa mattina, al tribunale di Aosta, l’udienza di convalida dell’arresto di Marino Rodio, il 29enne aostano posto ai domiciliari dopo l’ennesimo episodio di violenza avvenuto martedì pomeriggio in un locale di corso Battaglione.
Il giudice si è riservato la decisione sul fermo, mentre il pubblico ministero Giovanni Roteglia ha illustrato le ragioni dell’arresto.
Rodio, difeso d’ufficio, resta per ora agli arresti domiciliari nell’alloggio di edilizia popolare del quartiere Cogne intestato alla madre, dove già da due giorni le forze dell’ordine garantiscono una sorveglianza continua.
Al termine dell’udienza, gli è stato concesso di rientrare a casa a piedi e da solo, in attesa della decisione del giudice sulla convalida del fermo e su un’eventuale misura più restrittiva (detenzione in carcere).
L’arresto di Rodio è seguito a una lunga serie di episodi di violenza e danneggiamenti che da mesi mettono in allarme gli abitanti del quartiere Cogne. Come ricostruito ieri dalla nostra testata, il giovane sarebbe responsabile di minacce, aggressioni e atti vandalici ai danni di residenti, passanti e negozianti della zona, fino all’ultima aggressione a un ispettore di polizia libero dal servizio, colpito con un pugno al volto dopo aver tentato di identificarlo.
Il comportamento di Rodio – descritto dai residenti come una vera e propria “persecuzione” quotidiana – aveva spinto il Comitato di quartiere 'Una casa per tutti' a rivolgersi alle istituzioni per chiedere interventi urgenti. Ora la decisione del giudice, attesa nelle prossime ore, determinerà se per il 29enne si apriranno le porte del carcere di Brissogne o se resterà ai domiciliari.
SU