All'esito dell'udienza di mercoledì 15 ottobre, il Tribunale del Riesame di Torino ha dichiarato inammissibile l’appello proposto dal pubblico ministero della Procura di Aosta Giovanni Roteglia, contro l’ordinanza con cui il gip Davide Paladino, il 3 luglio scorso, aveva respinto la richiesta di misure cautelari nei confronti di sette indagati nell’inchiesta penale su alcuni appalti della Società Italiana Traforo Monte Bianco (Sitmb)https://www.laprimalinea.it/2025/10/17/leggi-notizia/argomenti/cronaca-31/articolo/procura-e-carabinieri-corruzione-riciclaggio-e-subappalti-illeciti-al-traforo-del-monte-bianco.html, in particolare sui lavori di manutenzione della galleria di Entrèves.
L’ordinanza con le motivazioni del provvedimento è stata depositata nel tardo pomeriggio di lunedì 20 ottobre nella Cancelleria del Tribunale torinese, a seguito della camera di consiglio tenutasi il 15 ottobre.
Il collegio del Riesame ha dunque confermato la linea del giudice per le indagini preliminari di Aosta, escludendo la sussistenza di elementi nuovi o tali da giustificare una revisione del rigetto delle misure.
Restano quindi in libertà senza obblighi i sette indagati:
- Oreste Pizzetti, 47 anni, all'epoca dei fatti Rup della Sitmb e principale figura al centro del fascicolo;
- Pasquale, Rosario e Nicola Liporace, impresari edili di Courmayeur e Belvedere Marittimo;
- Bruno e Antonella Bortone, amministratori della NG Strade srl;
- Massimiliano Opramolla, socio della Techne spa.
Le accuse – a vario titolo – restano quelle di corruzione, subappalto illecito, frode fiscale, riciclaggio e omissione di atti d’ufficio, ma per il momento nessuno degli indagati sarà sottoposto a misure restrittive.
Il gip Paladino, nella sua ordinanza di luglio, aveva definito “embrionale” il presunto patto corruttivo tra Pizzetti e Opramolla e aveva sottolineato la scarsità di riscontri concreti sulle presunte “pressioni” e scambi di favori politici o professionali, ritenendo non sufficienti gli indizi per giustificare arresti o interdizioni.
Il pm Roteglia aveva impugnato quella decisione sostenendo che le intercettazioni e i riscontri delineassero un sistema illecito stabile di rapporti e omissioni nella gestione di alcuni appalti Sitmb, ma il Riesame ha ora dichiarato inammissibile il suo ricorso, chiudendo – solamente sul piano cautelare – il primo fronte giudiziario dell’indagine.
La Sitmb, che lo scorso maggio aveva sospeso Oreste Pizzetti dai propri incarichi e annunciato la costituzione di parte civile, resta parte offesa nel procedimento, tuttora in corso presso la Procura di Aosta.