Con un sit-in sotto le finestre di Confindustria VdA, ad Aosta, sono fermati oggi, venerdì 17 ottobre, anche in Valle, i lavoratori del comparto rifiuti e igiene urbana aderenti alle sigle sindacali FP-CGIL, FIT-CISL, UIL-Trasporti, FIADEL e FAST Unilavoratori, nell’ambito dello sciopero nazionale indetto per il rinnovo del Contratto Collettivo dei Servizi Ambientali.
Alla mobilitazione hanno aderito gli operatori di Quendoz, Aprica Enval e Valeco, le principali aziende che gestiscono la raccolta e il trattamento dei rifiuti sul territorio regionale. Lo sciopero ha riguardato sia i dipendenti delle imprese pubbliche che di quelle private del settore.
Secondo i sindacati, dopo mesi di trattative, le associazioni datoriali continuano a negare un rinnovo contrattuale “che riconosca il valore e la dignità del lavoro di migliaia di operatori”. Le organizzazioni denunciano “l’intransigenza e la mancanza di volontà di rinnovare il contratto”, accusando le controparti di comportamenti dilatori che ignorano l’aumento del costo della vita e l’erosione dei salari. Tra le principali rivendicazioni figurano: sicurezza e salute in tutti i luoghi di lavoro; aumenti salariali adeguati all’inflazione; riconoscimento della professionalità di chi opera negli impianti e negli appalti; maggiori tutele contrattuali e sviluppo del welfare di settore; difesa del diritto di sciopero e della rappresentanza sindacale.
“La nostra mobilitazione – sottolinea la FAST Unilavoratori – è un atto di dignità per chi ogni giorno tiene pulite le città. È tempo di risposte concrete su sicurezza, salari e diritti”. Le sigle confederali aggiungono che il contratto collettivo deve tornare a essere “uno strumento di crescita e coesione, non un meccanismo di precarizzazione e flessibilità senza regole”. In Valle d’Aosta, come nel resto del Paese, lo sciopero ha comportato alcuni disagi nella raccolta dei rifiuti, che è stata comunque garantita nei servizi minimi essenziali.
QUI LA VIDEOINTERVISTA A IGOR DE BELLI, DELEGATO SINDACALE CGIL