Ambiente - 17 ottobre 2025, 08:13

Il formaggio ‘Estrema d’Alpeggio Valle d’Aosta’ nel presidio Slow Food

Donato Petitjacques

Donato Petitjacques

È 'Estrema d’Alpeggio Valle d’Aosta' il primo formaggio della regione a entrare ufficialmente in un Presidio Slow Food. Il riconoscimento arriva nell’ambito del progetto nazionale “Prati stabili e pascoli” e rappresenta una tappa importante per la valorizzazione delle produzioni d’alta quota valdostane.

Il formaggio nasce dal lavoro congiunto delle aziende agricole di Julien Praz, Marco Marinod e Donato Petitjacques, riunite sotto il marchio di proprietà dell’Associazione regionale dei proprietari di alpeggio in Valle d’Aosta (Arpav).

Realizzato con latte crudo di bovine alimentate esclusivamente con erba di pascolo d’alta montagna, tra i 2.000 e i 2.700 metri di quota, “Estrema d’Alpeggio” viene stagionato per almeno 120 giorni, senza l’uso di additivi, integrazioni o trattamenti esterni.

“Non è solo un risultato importante per la nostra comunità di produttori – spiega Andrea Menegazzi, responsabile del progetto 'Estrema d’Alpeggio' – ma anche un segnale concreto a favore della biodiversità alimentare e della valorizzazione dei formaggi a latte crudo.”

La collaborazione con Slow Food, aggiunge Menegazzi, è già avviata per la definizione di un presidio interamente dedicato a 'Estrema d’Alpeggio Valle d’Aosta', con l’obiettivo di promuovere una filiera trasparente, sostenibile e fortemente legata al territorio e alle sue tradizioni.

Con questo ingresso, la Valle d’Aosta entra per la prima volta nel circuito dei Presìdi Slow Food con un formaggio simbolo della pastorizia d’alta quota, frutto di un sapere antico e di una produzione che resiste alle logiche industriali.

red.laprimalinea.it

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