Attualità - 14 ottobre 2025, 07:02

Occhio alla nuova legge sull’utilizzo dell'Intelligenza Artificiale

Occorre seguire regole chiare e la governance nazionale che introducono sanzioni penali in caso di abusi o compromissione della sicurezza

Occhio alla nuova legge sull’utilizzo dell'Intelligenza Artificiale

Il Senato ha dato il via libera definitivo alla legge quadro sull’intelligenza artificiale con 77 voti favorevoli, due astenuti e 55 contrari, segnando un passo fondamentale per il Paese nel campo dell’innovazione digitale.

Il testo, articolato in 28 articoli suddivisi in sei Capi, conferisce al Governo il potere di emanare una serie di decreti legislativi che stabiliscono i principi fondamentali per l’utilizzo dell’IA. Tra le novità istituzionali spicca l’istituzione del “Comitato di coordinamento delle attività di indirizzo” volto a supervisionare enti, organismi e fondazioni attivi nel settore digitale e dell’intelligenza artificiale. Inoltre, vengono designate come Autorità nazionali competenti l’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale (ACN) e l’Agenzia per l’Italia Digitale (AgID). I contenuti principali della legge:

Capo I definisce i principi e gli obiettivi generali dell’uso dell’intelligenza artificiale, estendendo il campo anche ai settori produttivi e alla difesa, con un’attenzione particolare alla trasparenza e al rispetto dei diritti fondamentali.

Capo II regola l’applicazione dell’IA in ambiti specifici come sanità, ricerca, lavoro, pubblica amministrazione e giustizia, con un focus su protezione dati personali e prevenzione di discriminazioni. Inoltre, incarica il Governo di disciplinare l’utilizzo di dati e algoritmi per l’addestramento dei sistemi di IA.

Capo III si occupa della Strategia nazionale per l’IA, promuovendo collaborazioni tra pubblico e privato e sostenendo ricerca e formazione. ACN e AgID assumono ruoli chiave: ACN con funzioni ispettive di sicurezza e adeguatezza, AgID con gestione delle notifiche e promozione di casi d’uso sicuri per cittadini e imprese. La legge prevede anche l’adeguamento normativo italiano all’AI Act europeo.

Capo IV tutela la privacy e il diritto d’autore, regolando l’impiego dell’IA per estrazione e manipolazione dei contenuti e aggiornando la normativa sul copyright anche alle opere create con il contributo dell’IA.

Capo V introduce sanzioni penali per gli abusi dell’IA: saranno perseguibili i responsabili della diffusione ingannevole di contenuti generati artificialmente (come le deepfake) e chi usa l’intelligenza artificiale in modo da compromettere la sicurezza delle persone o dei sistemi.

Capo VI comprende disposizioni finanziarie, mantenendo la clausola di invarianza finanziaria, e prevede la possibilità per ACN di stipulare accordi di collaborazione con enti privati italiani, europei e, previa autorizzazione, Paesi NATO.

'Alle imprese diciamo chiaramente: investite in Italia. Troverete regole trasparenti, una governance affidabile e un ambiente che sostiene concretamente l’innovazione in tutti i settori strategici', ha dichiarato il Sottosegretario Alessio Butti al termine dell’approvazione.

red,laprimalinea.it

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