A seguito della gara indetta dal Consorzio di miglioramento fondiario-Cmf Saint-Pierre/Villeneuve e dell’aggiudicazione da parte dell’ATI Cometto&Tercinod-Angelini Costruzioni, nell’autunno 2024 sono iniziati e oggi proseguono regolarmente, nel pieno rispetto del cronoprogramma, i lavori a valere su finanziamento del ministero delle Politiche agricole nell'ambito del Piano di Sviluppo Rurale-PSR per la realizzazione del nuovo impianto di irrigazione a pioggia nelle località Chatelair, Priorato e Vulpillière a Saint-Pierre e della galleria adduttrice in territorio di Villeneuve.
L’opera, che ha il sostegno della Regione Valle d’Aosta, rappresenta un investimento strategico per la modernizzazione del comparto agricolo e per la gestione sostenibile delle risorse idriche in montagna. Il progetto prevede la posa di una rete di condotte interrate e l’installazione di un sistema di telecontrollo per il monitoraggio delle irrigazioni e dell’acqua utilizzata da remoto, che permetterà una distribuzione idrica uniforme e controllata, simulando la pioggia naturale. Questo metodo, oltre a garantire un uso razionale della risorsa, consentirà un risparmio idrico stimato del 40/50% rispetto ai sistemi tradizionali per scorrimento.
E’ stato adottato un sistema di telecontrollo tecnologicamente innovativo che consente di monitorare in tempo reale le portate, la pressione e i parametri ambientali. Attraverso un software centralizzato, il Consorzio potrà gestire da remoto ogni fase dell’irrigazione, ottimizzando consumi e manutenzione.
A completare il quadro dei lavori, la costruzione di una centralina idroelettrica che genera un potenziale medio di 50 kW, usufruendo di un’opera di presa del Cmf ubicata sul canale Muneresse che, installata a bordo Dora, sfrutta il corso d’acqua per alimentare la centralina. Tutto ciò permette al Consorzio di generare energia per il proprio autoconsumo (ovvero per gli organi di telecontrollo, per le paratie automatizzate nonché per i filtri necessari per una migliore qualità dell’acqua).
Gli interventi interessano un’ampia superficie agricola oggi alimentata unicamente a scorrimento, con una migliore distribuzione ed economicità della risorsa idrica e procedono senza particolari criticità: i cantieri sono organizzati in modo da ridurre al minimo l’impatto sui terreni e garantire il pieno ripristino delle aree agrarie attraversate.
Quando entrerà a regime, il nuovo sistema garantirà agli agricoltori un servizio moderno, efficiente e sostenibile, migliorando la produttività delle colture e contribuendo a contrastare gli effetti della scarsità idrica dovuta ai cambiamenti climatici. I lavori proseguiranno per tutto il 2025 con l’entrata in esercizio totale o parziale dell’infrastruttura nella primavera 2026.
Un passo importante, dunque, verso un’agricoltura di montagna sempre più intelligente e resiliente, in linea con gli obiettivi di innovazione e tutela ambientale che la Regione Valle d’Aosta ha posto al centro delle proprie politiche rurali.