Integrazione e solidarietà - 03 ottobre 2025, 12:38

Un fiume di 1.500 valdostani in corteo per Gaza

La folla di manifestanti è cresciuta di ora in ora (cliccare sull'immagine per avviare la gallery)

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Piazza Arco d’Augusto ad Aosta si è trasformata oggi venerdì 3 ottobre nel cuore della manifestazione in difesa di Gaza, promossa da Cgil Valle d’Aosta con l’adesione di altre sigle sindacali e associazioni. L’iniziativa si è inserita nello sciopero generale nazionale a sostegno della Global Sumud Flotilla e contro gli orrori quotidiani che si compiono nella Striscia e a Gaza City, richiamando una partecipazione che ha superato le aspettative: circa 1.500 persone hanno sfilato nel capoluogo regionale, fra lavoratori, giovani, famiglie e centinaia di studenti.

La mattinata è iniziata con il presidio in piazza Arco d’Augusto, per poi trasformarsi in lungo e pacifico corteo. Il passaggio dei manifestanti ha comportato il blocco temporaneo del traffico, per circa mezz’ora, lungo l’asse che da piazza Arco porta a via Festaz passando per via Torino. Auto e autobus sono stati fermati per consentire lo svolgimento pacifico della marcia, concordata con le Forze dell’ordine soltanto nelle prime ore della giornata.

Gli slogan hanno invocato la pace, la fine del massacro a Gaza, gli arresti illeciti degli attivisti della Flotilla e la solidarietà con la popolazione civile. Cartelli e bandiere hanno accompagnato la camminata, mentre gli interventi dei promotori hanno denunciato l’impossibilità di garantire corridoi umanitari e il rischio di gravi violazioni del diritto internazionale.

La manifestazione ha preso una piega imprevista quando, nel momento in cui il corteo si avvicinava a piazza Chanoux lungo viale Conseil des Commis, alcune centinaia di manifestanti si sono staccati, diretti verso piazza Deffeyes. Al grido di “Regione, Regione!”, diverse decine di studenti hanno raggiunto la sede del palazzo regionale, ignorando gli inviti del servizio d’ordine della Cgil. Qui si sono fermati per una decina di minuti, intonando lo slogan “Aosta lo sa da che parte stare, Palestina libera dal fiume fino al mare!”, esibendo bandiere della Palestina, della pace e della Fiom.

Tutto si è comunque svolto in maniera ordinata e senza tensioni. Dopo la breve deviazione, i partecipanti si sono riuniti nuovamente al corteo principale, che ha proseguito in direzione del centro storico fino a piazza Chanoux. La conclusione della giornata ha confermato il carattere pacifico della protesta, che ad Aosta ha mostrato una partecipazione ampia e trasversale, capace di dare voce a una richiesta di pace e giustizia che attraversa i confini. Com'era prevedibile e come sempre accade nelle manifestazioni di protesta di qualsivoglia 'colore', da pochi manifestanti sono partiti slogan 'avvelenati' contro la premier Meloni e i suoi vice Tajani e Salvini, contrastati dall'intervento dei dirigenti della Cgil.

pa.ga.

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