Con il suo nuovo romanzo L’estate in cui finisce l’innocenza, edito da Garzanti, Francesco Carofiglio ci conduce nel cuore pulsante di un’Italia ferita, attraverso una storia intensa di coraggio, amicizia e amore. Ambientato a Bari nel luglio del 1943, il libro si apre con una scena drammatica; un corteo pacifico di studenti che celebra la caduta del regime fascista viene brutalmente attaccato da soldati e miliziani. Tra i testimoni di quella violenza c’è Alessandro Latorre, diciassette anni, la cui vita cambierà per sempre.
Alessandro è un giovane liceale impegnato politicamente e musicista in una band clandestina, i Jazz Boys. Accanto a lui c’è Italo Acquaviva, detto Lallo, suo “cugino gemello”, nato lo stesso giorno dello stesso anno. Diversi e inseparabili, Ale e Lallo incarnano due anime della gioventù italiana: quella riflessiva e quella ribelle. Dopo l’armistizio di settembre, i due si ritrovano coinvolti nell’occupazione di Radio Bari, trasformata da strumento di propaganda in voce della resistenza europea. È proprio negli studi radiofonici che Alessandro incontra Carolina Fitzgerald, giovane italo-irlandese rifugiata a Bari dopo il bombardamento di Roma. Carolina è brillante, ironica, bellissima, e canta divinamente. La sua voce, insieme a quella dei ragazzi, diventa simbolo di speranza e resistenza. In un’Italia sconvolta dal conflitto, i protagonisti attraversano la soglia dell’età adulta, spinti dal desiderio di libertà e dalla forza dei sogni.
Carofiglio intreccia con maestria la dimensione storica e quella personale, restituendo al lettore un affresco vivido della gioventù italiana durante la Seconda guerra mondiale. L’estate in cui finisce l’innocenza è un romanzo che celebra la forza delle idee, il valore della memoria e il potere della musica come strumento di liberazione.