Politica - 01 ottobre 2025, 06:16

Piantedosi a Doha: accordo sulla sicurezza per Milano-Cortina 2026 e cooperazione rafforzata con il Qatar

Piantedosi a Doha: accordo sulla sicurezza per Milano-Cortina 2026 e cooperazione rafforzata con il Qatar

La missione del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi a Doha, il 24 e 25 settembre scorsi, non è stata soltanto una visita diplomatica di routine. L’incontro con lo sceicco Khalifa bin Hamad Al Thani ha infatti messo sul tavolo temi chiave per la politica estera e interna italiana: sicurezza, flussi migratori e cooperazione strategica.

Il titolare del Viminale ha portato la solidarietà del governo per il recente attacco che ha colpito la capitale qatariota, ma soprattutto ha ribadito il ruolo di Doha come "partner privilegiato per l’Italia". Un messaggio che va oltre la cortesia istituzionale: nella regione del Golfo, sempre più instabile e contesa, il Qatar è visto da Roma come un interlocutore in grado di garantire canali diplomatici e leve operative.

Al centro del colloquio, la gestione dei flussi migratori. Piantedosi e Al Thani hanno riaffermato l’obiettivo comune di contrastare il traffico di esseri umani e rafforzare la cooperazione tra le forze di polizia. "La capacità di dialogo e l’attivismo del Qatar – ha osservato il ministro – sono fondamentali per una strategia regionale sui migranti". Passaggio che conferma la linea del governo Meloni: non solo contenimento interno, ma una rete di alleanze con Paesi chiave lungo le rotte migratorie.

Sul versante della sicurezza, la visita ha prodotto un risultato concreto: la firma di un accordo che porterà forze di sicurezza qatariote in Italia per contribuire alla gestione dell’ordine pubblico durante le Olimpiadi invernali di Milano-Cortina 2026. Un’intesa che ricalca la collaborazione sperimentata nei Mondiali di calcio a Doha nel 2022 e che Piantedosi ha definito "un passo ulteriore per consolidare una partnership solida e duratura".

La due giorni in Qatar conferma dunque una direttrice politica chiara: il Viminale vuole legare la cooperazione sulla sicurezza internazionale al dossier migratorio, trasformando le relazioni bilaterali in strumenti per rafforzare le priorità interne del Paese.

red.laprimalinea.it

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