Politica - 26 settembre 2025, 11:29

Patrizia Dondeynaz (Lega), 'Scuola e identità culturale, così voglio dare energia nuova alla Valle'

Patrizia Dondeynaz

Patrizia Dondeynaz

Valdostana 'doc', insegnante distaccata al Bureau Ethnolinguistique-Brel, Patrizia Dondeynaz debutta in politica candidandosi alle elezioni regionali di domenica 28 settembre nelle fila della Lega Valle d’Aosta. Con un bagaglio professionale legato all’istruzione e alla tutela delle radici culturali, la candidata mette al centro del suo impegno i giovani, la scuola e la valorizzazione del bilinguismo, convinta che "la Valle non è di chi promette, ma di chi fa".

Laprimalinea.it: Patrizia, cosa ti ha spinto a scendere in campo?

Patrizia Dondeynaz: Semplicemente l’amore profondo per la nostra Regione e il desiderio di mettere a disposizione della comunità valdostana le mie competenze e la professionalità acquisite negli anni. Il mio impegno sarà anche quello di convergere il mio contributo nel campo dell’istruzione e della tutela della nostra identità culturale Sono pronta a mettere la mia energia al servizio di tutti i nostri cittadini, con particolare attenzione ai giovani e al mondo della scuola, che lavorando in sinergia con le famiglie, ha l’importante compito di formare il futuro tessuto sociale: cittadini e amministratori del domani.

Quali motivazioni ti hanno fatto approdare proprio nella Lega Valle d’Aosta?

Perché credo in un autonomismo concreto, capace di difendere la nostra identità e allo stesso tempo di guardare al futuro. La Valle d’Aosta non è di chi promette, ma di chi fa. Nella Lega Valle d’Aosta sento una forza più dinamica, con proposte più pratiche e tangibili. In questa coalizione ho percepito di avere l’opportunità di trasformare le mie idee in azioni concrete. La Lega Valle d’Aosta non è solo “parole”, ma “azioni vere” per rendere una Valle forte e moderna, senza perdere la nostra unicità. In particolare, tra i tanti punti programmatici legati alla Scuola, le priorità sono quelle di delineare definiti percorsi educativi conformi alle necessità locali e in linea con le effettive richieste del mercato; prevenire la dispersione scolastica; promuovere non solo azioni di recupero per i più deboli, ma anche di potenziamento per le eccellenze; sollecitare i giovani ad attenersi alle 'Buone prassi' attraverso una corretta educazione alimentare e la promozione dell’attività motoria, con conseguente riduzione dei costi per la Sanità; contrastare le plurime forme di violenza, come bullismo e cyberbullismo; delineare percorsi atti a controvertire la denatalità, per evitare lo spopolamento scolastico, anche nell’ottica di salvaguardare l’organico del personale scolastico.

Qual è dunque la tua proposta per il futuro della Valle d’Aosta?

D’abord, j’aimerais renforcer l’enseignement bilingue, français et italien, qui est au coeur de notre identité valdôtaine, sans oublier de proposer aussi, en fonction des contextes, une approche au francoprovençal. A ce propos, il convient de souligner que le multilinguisme ne concerne pas seulement les langues nationales, mais aussi les langues régionales et locales, telles que le franco-provençal et toutes ses variantes. Ainsi, mon expérience au BREL m’a montré l’importance de valoriser nos traditions linguistiques et culturelles dans les écoles, en créant des programmes inclusifs, qui préparent les jeunes à un monde moderne, tout en restant ancrés dans notre patrimoine.

Che reazioni ha suscitato il tuo impegno nella Lega?

Ho ricevuto un inaspettato sostegno da molti cittadini, tra cui famiglie ed ex alunni, che apprezzano il mio percorso. Inoltre, dalla lettura del programma di Lega Valle d’Aosta, si evince una particolare attenzione verso istruzione e formazione, aspetto che è stato molto gradito da più persone che, per diverse ragioni, sono in contatto con il mondo della scuola e della cultura. Lega Valle d’Aosta vuole recuperare il rapporto tra il mondo giovanile e la politica, perché è evidente che senza un coinvolgimento oggi dei giovani nella politica, non potranno formarsi i leader di domani. L’elettorato sente la necessità di un rinnovamento e di nuovo respiro nello scenario politico attuale.

red.laprimalinea.it

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