Vincenzo Caminiti, 64 anni, autista di autobus e già consigliere comunale ad Aosta, è candidato alle elezioni regionali di domenica 28 settembre con la lista 'Valle d’Aosta Aperta'.
Figura conosciuta inel capoluogo e in tutta la Valle per un forte impegno sociale e per l’attenzione ai temi della quotidianità cittadina, Caminiti porta nel dibattito elettorale l’esperienza maturata sul territorio e negli ambienti politici locali, nonchè la volontà di dare voce ai bisogni concreti della comunità valdostana.
Laprimalinea.it: Lei è da tempo attivo nella politica valdostana e ora si candida con Valle d’Aosta Aperta, una formazione civico-progressista ed ecosocialista che punta a essere alternativa allo status quo. Quali sono gli elementi del suo percorso personale che la rendono credibile in questa sfida? Può fare qualche esempio concreto di quando ha fatto opzioni difficili per restare coerente ai suoi valori?
Vincenzo Caminiti: Beh io credo che le due legislature nel Comune di Aosta parlino per me; nonostante fossi in maggioranza sono stato tra i consiglieri più attivi nel portare iniziative a favore dei cittadini, ricordo che voi 'addetti ai lavori' mi chiamavate il ribelle, il peones eccetera... La mia scelta su Valle d'Aosta Aperta è dovuta soprattutto al rispetto della mia libertà di azione e di pensiero; parliamoci chiaro: io voglio rispetto per la mia parte anarchica.
Il programma di VdA Aperta dichiara 'basta' alle grandi opere, chiede tutela del suolo e forte attenzione all’ambiente. Qual è secondo lei la priorità ambientale più urgente in Valle d’Aosta e quale intervento concreto propone per affrontarla? E come bilanciare sviluppo economico, turismo e tutela ambientale?
Sono convinto che una regione bella come la nostra e con un forte impatto turistico debba essere tutelata, ma questo non vuol dire che non si debbano trovare soluzioni sempre migliori; invece di sventrare le vallate, ad esempio, si provi a migliorare le strutture già esistenti. In ogni caso io non sono a priori contrario alle grandi opere ma vorrei che fossero funzionali per i cittadini e rispettose dell'ambiente.
Uno dei temi centrali nel programma è il rilancio della sanità pubblica, un trasporto pubblico più efficiente, servizi vicini ai cittadini. Cosa intende fare nei primi sei mesi (o nella prossima legislatura) per migliorare concretamente queste aree? Quali investimenti, quali riforme e quali risorse andrebbero ridistribuite?
Sulla sanità, la regione deve essere luogo di cura e non di tagli, la sanità deve essere pubblica e non spingersi, per pessima volontà politica, sul privato anche perché con la povertà che avanza in maniera drammatica, ben pochi possono permettersi di curarsi a pagamento. Sui trasporti, oltre a migliorare alcuni servizi per le frazioni e incentivare i cittadini a usufruire dei mezzi pubblici, bisogna considerare anche le varie problematiche degli autisti: pochi sanno che il nastro lavorativo dei conducenti di pullman è di 15 ore al giorno, contratto nazionale al limite della 'schiavitù', perchè in Valle, essendo regione di montagna, tutti i giorni si percorrono migliaia di metri di dislivello con notevoli conseguenze fisiche. Ecco, bisogna lavorare per migliorare la situazione sia per gli utenti dei mezzi pubblici ma anche per chi su pullman e bus trascorre gran parte della propria vita.
Occorre, poi, che una buona politica tuteli 'tutti' i cittadini con un occhio particolare alle fasce deboli. Dove prendere i soldi? Iniziamo a non buttarli in opere inutili e senza fine solo per compiacere gli 'amici' e qualche problema si potrà davvero cominciare a risolverlo.
VdA Aperta si presenta anche come una lista che punta a rompere con il sistema delle clientele e a rafforzare trasparenza, partecipazione civica e legalità. In che modo intende mettere in pratica questi valori una volta eletta? Pensa a strumenti istituzionali, regolamenti, controlli ‒ e come garantire che non restino promesse elettorali?
Io sono stato il promotore dell'Osservatorio della legalità al comune di Aosta, aiutato poi dai colleghi dell'opposizione (e anche da alcuni membri della maggioranza) tra cui Verducci, Carpinello, Pradelli e guarda caso siamo tutti e quattro in lista insieme in Valle d'Aosta Aperta. Per quanto riguarda gli strumenti e i regolamenti, questi esistono già; sono i controlli che devono essere effettuati in modo capillare e soprattutto più seriamente e soprattutto prima di concedere appalti o esternalizzare servizi, anche perché i ribassi vanno a discapito della forza lavoro e della qualità della stessa del risultato finale".