Cronaca - 18 settembre 2025, 16:24

Allarme furti nella Plaine, le Forze dell’ordine indagano a 360° ma le ronde non sono la risposta

Allarme furti nella Plaine, le Forze dell’ordine indagano a 360° ma le ronde non sono la risposta

Dal mese di luglio e fino alla notte scorsa la zona della plaine di Aosta - soprattutto Pollein, Jovençan, Charvensod e Gressan - è stata scossa da una serie di furti e tentati scassi in abitazione, molti dei quali segnalati sui social.

Polizia e carabinieri stanno conducendo accertamenti su più fronti, visionando filmati della videosorveglianza e cercando collegamenti tra gli episodi. Nonostante questo, individuare i responsabili resta complesso: analisi video, riscontri su automezzi, ricostruzione dei percorsi sono elementi fondamentali ma le indagini richiedono tempo e coordinamento. 

Tra i messaggi circolati online è emersa anche la proposta - comprensibile nella preoccupazione dei cittadini - di organizzare ronde o pattugliamenti spontanei. In alcune zone ciò è già avvenuto. Le Forze dell’ordine però richiamano alla cautela: sorveglianza 'faidate' e controllo di vicinato possono essere utili se strutturati e fatti in accordo con Prefettura e Comuni (protocolli specifici), mentre ronde improvvisate o autonome sono sconsigliate e potenzialmente pericolose, sia per i partecipanti sia per lo stesso ordine pubblico. In diversi documenti e interventi istituzionali si ribadisce che la collaborazione dei cittadini deve limitarsi all’osservazione e alla tempestiva segnalazione alle autorità competenti.

Cosa fare, quindi, se si abita o si lavora nella zona interessata da ripetuti episodi di furto? Segnalare subito alle centrali operative (112) qualsiasi episodio sospetto o furto già avvenuto e consegnare alle Forze dell’ordine filmati e immagini utili; non intervenire personalmente né cercare confronti: questo aumenta il rischio per sé e per gli altri; valutare misure preventive insieme alle autorità locali: adesione a progetti di 'controllo di vicinato' riconosciuti, verifiche di sicurezza domestica, telecamere e allarmi, illuminazione e segnalazione tempestiva ai servizi comunali. 

La paura è legittima, così come la richiesta di sicurezza. Ma la risposta più efficace resta quella coordinata: indagini approfondite delle Forze di polizia, collaborazione con i cittadini nei canali ufficiali e interventi dell’ente locale per potenziare prevenzione e sorveglianza. Ogni pratica al di fuori di questi percorsi rischia di complicare le indagini e mettere a repentaglio la sicurezza collettiva. 

pa.ga.

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