Nessuna data rituale e nessun tentennamento. L’Unione sindacale di base-USB Scuola ha deciso di ritirare lo sciopero di un’ora previsto per il 17 settembre e di proclamare un sciopero per l’intera giornata di lunedì 22 settembre.
Secondo l’organizzazione, sarà un momento di mobilitazione per chi “è a fianco della Palestina, per chi non sopporta più di vivere in un mondo barbaro e violento, per chi vuole dare un segnale importante di pace e poter guardare in faccia i propri studenti dicendo di avere fatto qualcosa”.
Lo sciopero, spiegano dall’USB, non si esaurirà nella giornata del 22 settembre. Sono previste ulteriori iniziative, e in caso di attacco alla Global Sumud Flotilla – l’imbarcazione che tenta di rompere l’assedio di Gaza con aiuti umanitari – la mobilitazione scatterà immediatamente.
Per l’USB, la giornata del 22 settembre sarà anche l’occasione per ribadire che il mondo della scuola “non si arruola”, che chiede “la fine dell’occupazione israeliana di Gaza e della Cisgiordania” e che intende affermare i valori di solidarietà e umanità contro quella che definisce la minaccia di “una nuova guerra mondiale”.
In tutte le città italiane, dunque, il sindacato chiama i lavoratori e le lavoratrici a scendere in piazza, sottolineando che “lo sciopero non è solo contro il genocidio del popolo palestinese, ma anche contro l’aumento delle spese militari a discapito di salari, sanità e pensioni”.