Dopo il caso del sindaco di Saint-Pierre, Andrea Barmaz, anche la campagna elettorale per le comunali di Aosta pare essere segnata da episodi di intimidazione. Giovanni Girardini, candidato sindaco del centrodestra, ha reso noto oggi di essere stato oggetto di minacce anonime, alcune delle quali a sfondo mortale.
"Ricevo lettere anonime quotidianamente o quasi – ha dichiarato durante la conferenza stampa di presentazione del programma –. Sono stato già minacciato addirittura di morte". Già alcuni giorni fa l'esponente di Renaissance Valdotaine aveva raccontato di aver ricevuto espliciti "auguri di morte entro l'anno" da una coppia che poi gli aveva detto chiaramente che avrebbe voluto 'contribuire' all'infausto evento: "Due volte sono stato seguito in un bar mentre prendevo un caffè e mi hanno aggredito davanti a tutti. Davanti ad altre persone mi è stato detto: 'Lei deve morire'".
La tensione, dunque, sembra superare i confini del normale confronto politico. "Spero che questa campagna elettorale sia un confronto e non uno scontro", ha sottolineato il candidato, che guida la coalizione composta da Lega Vallée d’Aoste, Fratelli d’Italia, La Renaissance Valdôtaine e Forza Italia.
Pur ridimensionando in parte la gravità degli episodi – «secondo me è una cosa che finisce lì» – Girardini ha precisato che la vicenda è seguita dalla Digos, che ha attivato controlli di sicurezza. «Bisogna avere le spalle larghe quando si fa politica», ha concluso.