Attualità - 27 luglio 2025, 00:10

Emergenza dermatite nodulare: si prepara un piano straordinario di vaccinazione per 38 mila bovini

Emergenza dermatite nodulare: si prepara un piano straordinario di vaccinazione per 38 mila bovini

Riunione operativa venerdì 25 luglio ad Aosta tra assessorati regionali, Usl, veterinari e mondo allevatoriale per definire il piano vaccinale straordinario contro la Dermatite Nodulare Contagiosa (Lumpy Skin Disease – LSD), la malattia virale che ha colpito il patrimonio bovino in diverse aree del Paese e minaccia anche la Valle.

All’incontro, convocato presso l’assessorato della Sanità, hanno preso parte i rappresentanti delle strutture competenti dell’assessorato alla Salute e di quello dell’Agricoltura; il veterinario regionale Enrica Muraro; il Direttore generale della Usl, Massimo Uberti; il Direttore del Dipartimento di Prevenzione Maurizio Castelli e i responsabili delle strutture complesse sanitarie. Presenti anche il direttore dell’Anaborava, Mario Vevey, il presidente dell’Ordine dei medici veterinari, Davide Mila e il comandante del Corpo forestale, Luca Dovigo, che ha assicurato il supporto logistico delle guardie forestali per il raggiungimento degli alpeggi.

L’obiettivo è ambizioso: vaccinare entro 60 giorni circa 38.000 capi di bestiame, includendo anche i bovini piemontesi presenti negli alpeggi valdostani. Per farlo, verrà messo a punto un protocollo operativo dettagliato, con la definizione precisa dei compiti dei vari attori coinvolti nella campagna, al fine di garantire efficacia e rapidità.

Il piano dell’Usl prevede il dispiegamento di 15 équipe vaccinali, ciascuna composta da operatori delle tre aree dei Servizi veterinari del Dipartimento di prevenzione, con un veterinario incaricato del coordinamento. L’Anaborava contribuirà con 12 veterinari, integrati direttamente nelle squadre, rafforzando così la capacità operativa sul campo.

L’intervento seguirà criteri epidemiologici e logistici, con priorità ai comuni in zona di sorveglianza e agli alpeggi situati nelle aree di confine, per creare una sorta di 'barriera sanitaria' in grado di contenere la diffusione del virus. Tuttavia, l’urgenza sarà estesa all’intero territorio valdostano.

“La fragilità del nostro patrimonio bovino in termini numerici – sottolineano gli assessorati – è compensata dalla sua qualità genetica e dal valore economico, culturale e ambientale del comparto zootecnico regionale. Proteggerlo è una priorità assoluta.”

La campagna vaccinale contro la LSD arriva a un anno di distanza da quella per la Bluetongue, e anche in questo caso la collaborazione tra enti pubblici, operatori sanitari e mondo allevatoriale si conferma “un modello di risposta efficace alle emergenze sanitarie impreviste”.

red.laprimalinea.it

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