Con 24 voti favorevoli e 10 astensioni, il Consiglio Valle ha approvato il disegno di legge che regola localizzazione, autorizzazioni e promozione degli impianti a fonti rinnovabili. Il testo, depositato dalla Giunta il 17 giugno e articolato in 19 articoli, mira a definire un quadro normativo stabile per guidare la transizione energetica della Valle d'Aosta.
Illustrato in Aula dal relatore Roberto Rosaire (UV), il provvedimento si inserisce nel recepimento del decreto legislativo 199/2021 e del decreto ministeriale del 21 giugno 2024, affidando alle Regioni un ruolo attivo nell'individuazione delle aree idonee e nella gestione dei procedimenti autorizzativi. Il disegno di legge prevede anche l’istituzione di un tavolo tecnico per monitoraggio e pianificazione.
Durante il dibattito, la consigliera Chiara Minelli (PCP) ha sottolineato l'urgenza di definire le aree idonee per raggiungere l'obiettivo di 328 MW da installare entro il 2030, lamentando l'assenza di una strategia chiara sul fotovoltaico e la mancata promozione delle Comunità energetiche rinnovabili-Cer. Il gruppo ha anche presentato, senza successo, un ordine del giorno per rivedere la composizione del tavolo tecnico.
Critico l'approccio 'centralista' evidenziato da Stefano Aggravi (RV), mentre Pierluigi Marquis (FI) ha giudicato l’obiettivo di 380 MW irrealistico, chiedendo più attenzione al paesaggio e a una politica industriale vera per il settore.
La Lega VdA ha espresso dubbi sul fotovoltaico per l’eccessivo consumo di suolo, e Diego Lucianaz (GM) ha contestato il recepimento automatico di direttive Ue. Favorevoli, invece, FP-PD e l'assessore all'Agricoltura, Marco Carrel (PlA), che ha rimarcato l’attenzione alla tutela del paesaggio agricolo. L’assessore Bertschy ha ribadito che la legge rappresenta una scelta politica autonoma e necessaria per evitare che la disciplina statale venga applicata in assenza di una norma locale.