Sarà firmato nelle prossime ore il nullaosta per lo svolgimento dei funerali di Samuele Privitera, il giovane ciclista ligure di 19 anni deceduto mercoledì pomeriggio a seguito di una drammatica caduta durante la seconda tappa del Giro della Valle d’Aosta, nei pressi di Pontey.
La procura della Repubblica di Aosta, dopo aver ricevuto la relazione conclusiva redatta dalla polizia stradale, non ha riscontrato responsabilità da parte di terzi. Gli accertamenti, svolti con la massima attenzione, hanno incluso anche l’analisi dei video girati al momento del passaggio della carovana e la testimonianza diretta di un corridore che ha assistito alla caduta.
Nuovi elementi sono emersi dalla ricostruzione della dinamica dell’incidente, in particolare in relazione al casco di protezione indossato da Privitera. In un primo momento si era ipotizzato che il caschetto si fosse staccato nell’impatto, ma le verifiche hanno accertato che il dispositivo di sicurezza è rimasto regolarmente allacciato fino all’intervento dei soccorritori. Sono stati i sanitari a rimuoverlo durante le prolungate manovre di rianimazione, durate oltre un quarto d’ora, nel disperato tentativo di salvargli la vita.
La notizia della morte del giovane atleta ha scosso profondamente l’ambiente del ciclismo e l’intera comunità sportiva ligure. Con la firma del nullaosta, la famiglia potrà ora dare l’ultimo saluto a Samuele.
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