Ambiente - 04 luglio 2025, 13:58

Convegno Cva, in Italia 40% di potenziale rinnovabile ancora da sviluppare

L'ad di Cva, Giuseppe Argirò

L'ad di Cva, Giuseppe Argirò

Lo Studio “Lo stato delle rinnovabili in Italia” individua tre ambiti chiave per favorire l’uso delle fonti energetiche rinnovabili: semplificare le procedure burocratiche, potenziare le infrastrutture di rete e accumulo, e modificare il quadro regolatorio per sbloccare gli investimenti.

Il Rapporto è stato presentato al Forum delle Energie Rinnovabili “Renewable Thinking”, evento organizzato dalla Cva Spa, che riunisce esperti e leader del settore. Nonostante la crescita delle rinnovabili, l’Italia ha ancora un potenziale del 40% da valorizzare, soprattutto nel solare e nell’eolico, con regioni come Sicilia, Sardegna ed Emilia-Romagna che possono contribuire significativamente.

Per raggiungere gli obiettivi al 2030, è fondamentale semplificare le procedure, aumentare la produttività degli impianti e rafforzare il quadro regolatorio, sviluppando anche capacità di accumulo e infrastrutture di rete. Attualmente, l’Italia rischia di non raggiungere i target previsti, con una possibile contrazione delle installazioni nel 2025.

Gli esperti sottolineano l’importanza di investire nelle rinnovabili per rafforzare l’indipendenza energetica e ridurre i costi, che sono ancora molto più alti rispetto ad altri paesi europei. 

Nel suo intervento l'ad di Cva, Giuseppe Argirò, ha sottolineato che "Lo sviluppo delle energie rinnovabili in Italia riveste un'importanza strategica per garantire al nostro Paese maggiore autonomia energetica e competitività industriale.Il nostro Paese non dispone di materie prime fossili, ma può contare sull'abbondanza della materia prima energetica grazie alle tecnologie rinnovabili: acqua, sole e vento. Puntare sul loro sviluppo non significa solo supportare il sistema produttivo, ma anche rafforzare la nostra indipendenza energetica in un contesto geopolitico instabile".

red.laprimalinea.it

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