Valle d'Aosta Aperta ha espresso "grande sconcerto" per la decisione di non sottoporre a Valutazione di Impatto Ambientale-VIA il progetto di rinnovo dell’autorizzazione per la gestione della discarica di rifiuti inerti di Pompiod, ad Aymavilles. Questa decisione è stata presa con un Provvedimento Dirigenziale del 10 giugno scorso "che non menziona né le due operazioni di messa in sicurezza né i rilievi riportati nelle memorie del consulente tecnico incaricato dalla Procura della Repubblica, riguardanti il procedimento penale del 2019 (sui rischi derivanti da nuovi conferimenti ndr)".
In particolare, per VdA Aperta, "il provvedimento non affronta aspetti fondamentali come la capacità tecnica della discarica, la localizzazione, l’iter tecnico-amministrativo, le analisi effettuate e le non conformità riscontrate (...) la discarica di Pompiod ha già subito due interventi di messa in sicurezza e il progetto di rinnovo prevede ancora 68 tipologie di rifiuti, tra cui scorie non trattate, scorie di fusione, residui di miscele di preparazione non sottoposti a trattamento termico e mercurio parzialmente stabilizzato".
Inoltre, gli ambientalisti sottolineano che "l’autorizzazione originaria, rilasciata nel 1998, riguardava solo 11 tipologie di rifiuti inerti da demolizione e costruzione, senza caratterizzazione specifica. Successivamente, sono stati concessi numerosi altri codici CER (arrivando a 129), oltre a deroghe sui criteri di ammissibilità e modifiche alla morfologia della discarica, tutte attraverso provvedimenti dirigenziali".
Valle d'Aosta Aperta "disapprova con fermezza le decisioni prese dall’assessorato dell’Ambiente" e annuncia in merito un'iniziativa depositata dalla consigliera Erika Guichardaz per il prossimo Consiglio Valle.
"Riteniamo - conclude la coalizione - che la soluzione più corretta, come suggerito dal consulente incaricato dalla Procura, sia quella di prevedere una bonifica e una riforestazione dell’area per il suo ripristino".