È stato recuperato questa mattina il corpo senza vita del pilota argentino di parapendio caduto mercoledì scorso nei pressi del Picco Luigi Amedeo, lungo la cresta del Brouillard, sul versante italiano del Monte Bianco, a oltre 4.000 metri di quota.
Le condizioni meteo favorevoli hanno finalmente consentito al Soccorso alpino valdostano di intervenire. Nella giornata di ieri, una perturbazione aveva infatti impedito ogni tentativo di avvicinamento.
Il pilota era decollato mercoledì mattina da Chamonix, nella zona del Brévent, insieme a un amico. Quest’ultimo era rientrato intorno a mezzogiorno, mentre lui aveva deciso di proseguire in solitaria.
L’allarme per il mancato rientro era stato lanciato in serata ai soccorritori francesi, che avevano poi informato le autorità italiane intorno all’1.30 di notte. Un primo sorvolo era stato effettuato subito, ma l’equipaggio era stato costretto a rientrare per il maltempo. Anche un secondo tentativo alle 5 del mattino era fallito per le stesse ragioni. Solo verso le 6.30 una breve schiarita aveva permesso di individuare il corpo, senza però lasciare il tempo per il recupero.
Oltre al maltempo in quota, le operazioni di soccorso sono state rese particolarmente complesse dal rischio che le pale dell’elicottero potessero gonfiare la vela del parapendio, ancora appesa a uno spuntone di roccia e collegata al corpo del pilota.
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