È online il nuovo Rapporto di ricerca, sperimentazione e trasferimento tecnologico 2024 dell’Institut Agricole Régional, che sintetizza i principali risultati dell’anno, con uno sguardo attento alle prospettive di sviluppo sostenibile per l’agricoltura valdostana.
Condizioni meteorologiche
Il 2024 è stato segnato da precipitazioni abbondanti e frequenti, che hanno provocato ritardi significativi nella fienagione e seri problemi fitosanitari nei vigneti e nei frutteti, favorendo la diffusione di patologie fungine.
Crescita dell’Agricoltura Biologica
Nel quadro dell’obiettivo europeo di raggiungere il 25% di superfici agricole biologiche, i fondi destinati al settore sono cresciuti in modo rilevante nel Complemento di Sviluppo Rurale 2023-2027: la dotazione finanziaria è passata da 2 a 7,7 milioni di euro. Un incremento che ha prodotto effetti concreti, soprattutto nelle colture foraggere: ai 414 ettari già certificati si sono aggiunti oltre 30 mila ettari attualmente in fase di conversione, avvicinando la Valle d’Aosta agli obiettivi della strategia Farm to Fork.
Tutela e valorizzazione delle risorse locali
Prosegue il lavoro sulla biodiversità agricola regionale: nel 2024 sono stati valorizzati il patrimonio genetico della patata Verrayes, riconosciuta Presidio Slow Food®, e recuperati quattro biotipi autoctoni del pero Martin Sec. In ambito vitivinicolo, sono stati omologati tre cloni di Petite Arvine con elevate potenzialità enologiche.
Nel settore zootecnico, l’IAR ha avviato una sperimentazione sull’anticipo del parto bovino, per valutarne impatti produttivi ed economici. Sono inoltre state analizzate le proteine del latte delle razze bovine valdostane, individuando le condizioni favorevoli alla produzione di “latte A2A2”, potenzialmente più salutare.
Tecnologie e nuove sperimentazioni
L’Istituto guarda al futuro esplorando nuovi fronti: miglioramento della produzione di Fontina DOP mediante trattamenti termici del latte, controllo ecologico delle infestanti senza diserbo chimico, potatura innovativa del melo per abbattere i costi e facilitare la meccanizzazione, fino alla sperimentazione della coltivazione di spugnole.
Attività di laboratorio
Nel corso dell’anno, i laboratori dell’IAR hanno effettuato quasi 5.000 analisi, tra cui 1.300 microbiologiche, su latte, derivati, uve, vini, frutta e ortaggi, fornendo un supporto tecnico-scientifico alle attività produttive.
Il rapporto evidenzia come l’Institut Agricole Régional stia affrontando le sfide del cambiamento climatico con un approccio integrato tra sostenibilità ambientale, valorizzazione delle tradizioni e innovazione tecnologica, confermando il ruolo della Valle d’Aosta come laboratorio avanzato di agricoltura alpina.
Il documento completo è consultabile e scaricabile nella sezione Ricerca e Sperimentazione del sito: www.iaraosta.it/unita-di-ricerca