Niente nuova scuola almeno fino al 2027. È questa la notizia malgradita che dall'aula del Consiglio Valle arriva alle famiglie e agli studenti di Arnad, costretti ancora a frequentare un edificio ormai obsoleto, mentre il progetto per il nuovo polo scolastico resta imbrigliato tra lungaggini burocratiche e ostacoli amministrativi. La ricostruzione della scuola dell'infanzia e di quella primaria di Arnad è stata affrontata mercoledì scorso con un'interrogazione presentata con prima firma quella di Christian Ganis (foto sotto), consigliere regionale di Forza Italia.
In prima linea tra le cause del ritardo figura la piattaforma telematica per gli appalti Place VdA, già al centro di critiche da parte di operatori privati in diversi settori della pubblica amministrazione.
Il cronoprogramma iniziale prevedeva tempi molto più stretti, ma la procedura per l’affidamento della progettazione definitiva e della direzione lavori – bandita nel gennaio scorso – è andata deserta. Una situazione che ha costretto l’amministrazione regionale a ripubblicare la gara con modifiche, ma soprattutto a constatare che, realisticamente, il cantiere non potrà aprire prima del 2026, con la consegna della scuola non prima del 2027.
L’assessore al Sistema educativo, Jean Pierre Guichardaz (foto sotto), che ha seguito da vicino l’evoluzione della vicenda, ha dichiarato in Consiglio Valle che “la complessità di alcune procedure e le difficoltà oggettive legate a problemi della piattaforma telematica regionale Place VdA hanno impedito a diversi operatori economici concorrenti di presentare offerta entro i termini stabiliti dal bando di gara, come risulta dalle diverse comunicazioni a mezzo mail ricevute per conoscenza dal supporto Cuc e che il responsabile della procedura di gara sta valutando”.
Ganis, che si è detto “profondamente rammaricato per i ritardi”, ha rilevato che "la nostra interrogazione sulla ricostruzione della scuola di Arnad ha fatto emergere dettagli importanti; Abbiamo scoperto che la durata stimata dei lavori è di circa due anni, ma purtroppo non è ancora possibile definire una data certa per l'avvio a causa di problemi tecnici con il sistema 'PlaceVdA', che hanno impedito la presentazione delle offerte. Continueremo a monitorare la situazione per garantire tempi certi e prevenire ritardi che potrebbero avere un impatto significativo".
Intanto,gli oltre quattro milioni e mezzo di euro stanziati con fondi PNRR e FESR rimangono inutilizzati. Ganis ha ricordato che “la volontà politica è ferma, così come la copertura finanziaria. Ma serve uno sforzo amministrativo maggiore per garantire che questi fondi si traducano in opere reali”.