Confcommercio VdA informa - 14 giugno 2025, 07:49

Confcommercio VdA all’Assemblea nazionale 2025: 'Ottant’anni di storia, guardando al futuro'

Da dx Graziano Dominidiato ed Ermanno Bonomi

Da dx Graziano Dominidiato ed Ermanno Bonomi

Anche la Valle d’Aosta ha preso parte all’Assemblea nazionale 2025 di Confcommercio Imprese per l'Italia, svoltasi in occasione dell’80esimo anniversario della Confederazione. A rappresentare il sistema valdostano erano presenti il Presidente di Confcommercio VdA; Graziano Dominidiato; la vicepresidente, Amina Bodro; il Direttore fenerale Adriano Valieri e il presidente di Confcommercio Aosta, Ermanno Bonomi (da sn nella foto sotto).

L’incontro ha offerto l’occasione per fare il punto sul presente e sulle sfide future del terziario italiano, con l’intervento centrale del Presidente nazionale Carlo Sangalli. Al centro della sua relazione, i temi dei giovani, delle donne, della cultura e della legalità, in un quadro internazionale che Sangalli ha definito “instabile, segnato da conflitti e ritorno ai dazi”. "Un mondo con più dazi è un mondo peggiore", ha affermato, sollecitando scelte europee condivise e non ideologiche in materia di energia, politica estera, innovazione e intelligenza artificiale.

Sangalli ha poi sottolineato il progressivo calo di fiducia, in particolare tra i giovani, che pure restano, ha evidenziato, "i più innovativi". Mancano all’appello 260mila lavoratori e, per colmare questo gap, secondo il presidente Confcommercio occorre intervenire su politiche familiari, sviluppo delle competenze, contrattazione e flussi migratori. Un passaggio essenziale per la crescita del Paese resta inoltre il superamento del divario occupazionale che ancora penalizza giovani e donne.

Il settore terziario, ha ricordato Sangalli, ha generato negli ultimi trent’anni 3,8 milioni di nuovi occupati. Per rafforzare questo comparto strategico servono, però, politiche fiscali più eque, una riduzione della pressione tributaria su chi crea lavoro e un sostegno deciso ai Confidi, in un contesto in cui il credito alle piccole imprese ha registrato un calo del 42%.

Sguardo puntato anche sul Mezzogiorno, per il quale – ha ribadito il presidente – "le risorse vanno spese presto e bene, a partire dal PNRR". Legalità e sicurezza rappresentano, in questo contesto, prerequisiti indispensabili per lo sviluppo, così come un piano urbano nazionale per contrastare la desertificazione commerciale e regole certe per ambulanti e balneari.

Il turismo, altro pilastro dell’economia italiana, non può più basarsi sui soli record di presenze: occorrono qualità, sostenibilità e una regolamentazione degli affitti brevi per tutelare il sistema alberghiero. Sangalli ha proposto di dar vita agli Stati Generali del Terziario europeo, partendo proprio dal settore turistico.

Ampio spazio è stato dedicato anche al tema della cultura, definita "vantaggio competitivo identitario", leva di sviluppo e coesione per i territori.

"Siamo una grande organizzazione storica – ha concluso Sangalli – perché siamo fatti di storie che, insieme, fanno la storia. E vogliamo continuare a lasciare un segno nel futuro del Paese". Un messaggio che sintetizza l’identità di Confcommercio: un sistema che, da ottant’anni, pone al centro le persone, attraverso contrattazione collettiva, welfare, previdenza e sanità integrativa.

red.laprimalinea.it

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