Musica ad alto volume, schiamazzi di rigore, ‘fiesta’, come si usa dire. Qualche residente della zona, però, non gradisce l’improvvisato ‘mini rave’ organizzato la sera di sabato scorso da un gruppo di giovani valdostani su un terreno en plein air nella vallata del Grand Combin e allerta i carabinieri.
Sul posto arriva una pattuglia comandata da un maresciallo della stazione CC di Saint-Pierre: la musica si stoppa di punto in bianco e i militari iniziano a identificare i ragazzi presenti sul posto. Uno di loro alla richiesta dei documenti reagisce malamente, imprecando contro il maresciallo e, poco dopo, scagliandosi contro di lui. Qualche colpo improvviso che causa al militare lesioni guaribili in pochi giorni ma che ha comportato, per l’intemperante giovane immediatamente bloccato, l’arresto in flagranza per resistenza aggravata a pubblico ufficiale.
La convalida del fermo (misure cautelare con arresti domiciliari) si è svolta questa mattina, lunedì 2 giugno, davanti al giudice del tribunale di Aosta Luca Fadda.
Il reato di resistenza è punito con la reclusione da sei mesi a cinque anni ma, se come in questo caso la violenza è per opporsi a un ufficiale o agente di polizia giudiziaria o di pubblica sicurezza mentre compie un atto di ufficio, la pena è aumentata fino alla metà.