Cronaca - 31 maggio 2025, 16:21

Criminalità al quartiere Cogne; entrano con la forza in casa di un pregiudicato e lo rapinano di soldi e droga

Tre gli arrestati per rapina e lesioni dagli investigatori della sezione Narcotici della questura del capoluogo dopo giorni di febbrili indagini e ricerche

Criminalità al quartiere Cogne; entrano con la forza in casa di un pregiudicato e lo rapinano di soldi e droga

Con l’arresto di Mouhcine Hamza, eseguito nella mattinata di oggi, sabato 31 maggio, la sezione Narcotici della Squadra mobile di Aosta ha chiuso un’operazione anticriminalità condotta nel quartiere Cogne. Hamza, cittadino maghrebino residente nel capoluogo, è il terzo uomo finito in manette nell’ambito dell'inchiesta; gli altri due arrestati sono Claudiu Padure e Michele Nadir Bonvicini, anch’essi domiciliati ad Aosta. Per tutti, considerata la gravità dell'accaduto, il procuratore capo Luca Ceccanti ha disposto la misura cautelare in carcere.

Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, i tre sarebbero i responsabili di una rapina avvenuta la notte tra il 21 e il 22 maggio ai danni di Davide Rolle, pregiudicato abitante dello stesso quartiere e a un'altra persona. I tre, stando alle accuse, si sarebbero introdotti con la forza nell’abitazione di Rolle: con un coccio di bottiglia, un taglierino e un cacciavite i tre hanno immobilizzato e minacciato di morte Rolle e una donna che era con lui, facendosi poi consegnare dalle vittime lo stupefacente che c'era in casa e 300 euro in contanti. La donna è stata anche spinta con violenza contro il muro, gesto violento che le ha procurato lesioni.

A motivare l'aggressione, secondo gli investigatori, ci sarebbero vecchi attriti legati a presunti debiti mai saldati. Un precedente episodio potrebbe inoltre fornire un contesto più ampio: la notte del 16 aprile l'aostano Daniele Rossi aveva lanciato una molotov contro l’ingresso di una palazzina in via Liconi, nel tentativo di estorcere 800 euro a una residente. Proprio quella notte, alcuni abitanti del quartiere riferirono di aver udito minacce e urla nei pressi dell’abitazione di Rolle, circostanza che fa ipotizzare un primo tentativo d’intrusione già in quella occasione.

Le indagini della Mobile proseguono per verificare eventuali legami tra i due episodi e chiarire il quadro delle relazioni tra i soggetti coinvolti.

pa.ga.

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