Ieri, sabato 17 maggio, Una delegazione di Valle d’Aosta Aperta (Gauche Valdotaine, Adu, Uniti a Sinistra e M5S) ha partecipato ieri sabato 17 maggio a Milano alla mobilitazione contro il cosiddetto 'Remigration Summit', raduno dell’estrema destra europea "fondato su ideologie xenofobe, razziste e pericolose per la tenuta democratica del nostro Paese", si legge in una nota della coalizione progressista.
"Eravamo in piazza - prosegue la nota - perché quello che accade in Lombardia riguarda tutte e tutti, anche chi vive in Valle d’Aosta e nelle regioni confinanti. Non possiamo tollerare che sul nostro territorio nazionale si dia spazio a chi predica la deportazione degli stranieri e la discriminazione su base etnica o culturale. Dobbiamo essere presenti, visibili e uniti per dire che l’Italia è un Paese antifascista, accogliente e democratico. La nostra partecipazione è un atto di responsabilità politica e civile: la violenza delle idee estremiste si combatte con la forza della solidarietà e della presenza anche in vista dell’importante referendum sulla cittadinanza dell’8 e 9 giugno".
Lo stesso giorno si celebrava, come di consueto, anche la giornata internazionale contro l'omobitransfobia. "Anche su questo - segnala VdA Aperta - dopo la bocciatura della Legge contro le discriminazioni basate su orientamento sessuale o identità di genere da parte della Giunta Testolin (UV-PD) continuiamo a lavorare per la promozione di una cultura del rispetto, dell’inclusione e della tutela dei diritti di tutte le persone. La Valle d’Aosta, crocevia di culture e frontiera europea, non può voltarsi dall’altra parte e deve dare un segnale forte: non c'è spazio per l'odio, né oggi né mai".