Cronaca - 16 maggio 2025, 14:03

Gatta curata in ospedale, quattro gli indagati

Come anticipato già nei giorni seguenti l'accaduto da Laprimalinea, gli inquirenti hanno 'smontato' la ricostruzione dei fatti così come narrata dal medico proprietario del felino

La gatta Atena

La gatta Atena

Si è chiusa con quattro indagati e un fascicolo definito 'imbarazzante' da un inquirente, l'inchiesta della procura di Aosta sulla gatta Atena sottoposta - nelle sale dell'ospedale 'Parini' di Aosta - prima a Tac e poi a drenaggio pneumotoracico dal suo proprietario, il radiologo interventista Gianluca Fanelli tra lunedì 20 e martedì 21 gennaio scorsi. Con Fanelli hanno ricevuto avviso di conclusione indagini Massimiliano Natrella, primario del reparto di Radiologia del 'Parini'; Giulia Sammaritani, tecnica di radiologia e figlia del consigliere regionale Paolo Sammaritani (Lega VdA). Fanelli (marito della senatrice leghista Nicoletta Spelgatti) è accusato di peculato, esercizio abusivo di professione, truffa allo Stato per timbrature non correlate e interruzione di pubblico servizio, reato quest'ultimo contestato anche a Giulia Sammaritani e alla sua collega Denise Barone.

Come anticipato già lo scorso gennaio da Laprimalinea, gli accertamenti in corso da parte della Usl e della Procura di Aosta raccontano una storia molto diversa da quella messa nero su bianco da Fanelli nella lettera inviata pochi giorni fa ai vertici della Sanità valdostana. Lui aveva detto di aver portato Atena, caduta per 18 metri da un condominio, dal suo veterinario e di aver poi deciso che l'unico modo per salvarle la vita era quello di agire direttamente lui stesso in ospedale, ma la tempistica della sua ricostruzione non collima con quella di chi la sta confrontando con i dati tecnici a disposizione e con le testimonianze.

"In un momento in cui le tre Tac non erano in orario di servizio - ha scritto Fanelli nella lettera - dopo le 20 del giorno lunedì 27 gennaio, quando gli esami programmati per la giornata sono terminati e tutte le macchine diagnostiche sono in attesa di eseguire eventuali esami urgenti, verificato non vi fossero pazienti e, ovviamente, non in timbratura, ho deciso di verificare quali fossero le sue condizioni e cosa potessi eventualmente fare per salvarla. Sono quindi andato a prendere la gatta, le ho fatto un esame radiologico di pochi secondi utilizzando una delle tre tac e, valutata così la gravità delle condizioni del pneumotorace, ho poi eseguito il drenaggio, permettendole finalmente e immediatamente di respirare: da quel momento la gatta ha ripreso a respirare e si è gradualmente ripresa. Questi i fatti".

Invece, dalle risultanze degli accertamenti disposti dai vertici sanitari e dalla magistratura, quando Gianluca Fanelli è arrivato in ospedale per verificare la possibilità di eseguire gli esami ad Atena, le Tac erano regolarmente in servizio e c'erano almeno due pazienti in attesa; inoltre la sala di Angiografia era approntata per un'urgenza.Questo perché, sempre secondo i riscontri, diversamente da quanto affermato dal medico i fatti non si sarebbero verificati lunedì 27 gennaio ma in due fasi distinte ovvero il 20 e il 21 gennaio e in orari diversi. Di questo, la Direzione generale della Usl avrebbe avuto contezza rilevando a ritroso le timbrature, verificando i turni di servizio e ricostruendo, avvalendosi anche della tecnologia, le vicissitudini di quei giorni.

Quando Fanelli, nel tardo pomeriggio del 20 giugno, in ospedale aveva manifestato le sue intenzioni, la tecnica radiologa di turno si era rifiutata di collaborare con il medico, così come un'infermiera che, allergica al pelo di gatto, si era subito allontanata. Fanelli aveva allora cercato un tecnico radiologo reperibile e - circostanza casuale o 'meditata' che sia - aveva contattato Giulia Sammaritani, che in quel momento era fuori servizio ma che si era però prestata a recarsi in sala Tac. A quel punto il medico era corso a prelevare la gatta, che si trovava nell'ambulatorio del veterinario, l'aveva portata in ospedale e aveva eseguito la Tac. Poi Fanelli, Sammaritani e Barone avrebbero eliminato le immagini dell’esame clinico alla gatta; la Tac è però collegata a una memoria centrale che ha registrato la cancellazione dei dati che, secondo il pm Manlio D'Ambrosi, potrebbero essere riconducibili soltanto all'animale. Da rilevare che quando Fanelli si recò dal veterinario risultava in servizio al 'Parini'; da qui il reato di truffa per timbrature non correlate in concorso con Natrella, che aveva attestato falsamente i movimenti del collega.

Nel pomeriggio del 21 gennaio Fanelli si sarebbe poi fatto aiutare da Natrella a eseguire, nella sala di Angiografia, un drenaggio del pneumotorace alla gatta, circostanza della quale si erano accorti altri chirurghi che stavano eseguendo un intervento su un paziente in una sala contigua. 

pa.ga.

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