Folla fuori e dentro la piccola chiesa di Sant'Eusebio al Villaird di Quart, questa mattina. Colleghi piloti e appassionati del 'movimento' rallystico valdostano, tanti amici, parenti e familiari hanno accompagnato l'ultimo viaggio di Massimiliano 'Max' Ponzetti (nella foto sotto), pilota e imprenditore del settore ricettivo morto a 54 anni per un fatale infarto che lo ha colpito domenica 4 maggio lungo la Statale 26 a Nus mentre a bordo della sua Renault Clio rientrata al Riordino di gara dopo aver corso la Prova speciale 4 del 46esimo Rally della Valle d'Aosta. Gara che con Elwys Chentre al comando si è fermata in segno di dolore e cordoglio.
E tanti equipaggi che la stavano correndo oggi hanno voluto essere presenti alle esequie celebrate da don Sergio Rosset, parroco di Sant'Eusebio. Nell'omelia don Rosset ha letto un brano del Vangelo, dagli Atti degli Apostoli, quello che narra di come lo Spirito Santo spinse l'evangelizzatore Filippo ad andare incontro di corsa a un potente straniero dal cuore aperto a Dio lungo una strada tortuosa e pericolosa. Seduto in una carrozza, quell'uomo legge il rotolo del profeta Isaia; Filippo si accosta alla carrozza e gli chiede: "Capisci quello che stai leggendo?" e lo straniero risponde: "E come potrei capire, se nessuno mi guida?".
"Quell’uomo potente riconosce di avere bisogno di essere guidato per comprendere la Parola di Dio - ha spiegato il parroco - aveva bisogno di un 'navigatore' proprio come Massimiliano quando correva i rally. La necessità di affidarsi con fiducia a qualcuno che conosce la strada, che sa anticipare curve e asperità: questo ci insegna la passione di Massimiliano per le corse e questa è l'affinità del rally con la vita: dove andiamo da soli? dove corriamo se non abbiamo una guida, un 'navigatore' che ha disegnato la strada? Dio si propone quale nostro navigatore, accogliamolo con la stessa fiducia con la quale Massimiliano si affidava al suo team".
Massimiliano Ponzetti lascia le figlie Noemy e Michaela con Giuseppe e il piccolo Gabriel; i fratelli Franco e Marco, la compagna Arezia e Simona.
Già titolare del Bar della Stazione a Chatillon e del bar Meabe ad Antey-St-André, nonno da appena un mese del piccolo Gabriel, Massimiliano Ponzetti era molto conosciuto e stimato nel mondo valdostano e piemontese delle corse automobilistiche. Aveva corso il Rally Valle d'Aosta anche assieme alla figlia Michaela, sua co-pilota e titolare di un bar nel centro di Aosta; tra i suoi partner, diverse gare le aveva affrontate con Ivano Passeri (Rally Lana, Vigneti Monferrini e Valli Ossolane) e Alex Paonna (Valli Oltrepo').