"La posizione sulla legge elettorale di Rete Civica e dei Verdi è vergognosa e, ancora una volta, viene in soccorso di Fratelli d’Italia". In una nota diffusa nel pomeriggio di oggi giovedì 6 marzo non usa mezze parole la coalizione progressista VdA Aperta (Adu, Gauche Autonomiste e M5S) per attaccare la posizione del Movimento ambientalista che esprime Chiara Minelli in Consiglio Valle e che ha annunciato l'appoggio alla proposta di referendum sulla legge elettorale avanzata da FdI VdA. Minelli è nel gruppo consiliare di PCP insieme alla collega Erika Guichardaz, che nel PCP rappresenta VdA Aperta: la spaccatura su un tema così fondamentale tra le due anime diverse del Progetto Civico Progressista sembra ormai del tutto irrecuperabile e potrebbe presto condurre a una 'rivendicazione' su chi avrà il 'diritto' di continuare a sedere in Assemblea sullo scranno di PCP.
Ma intanto resta il botta e risposta tra le due aree di sinistra: "si vedrà se questo sostegno avverrà raccogliendo le firme in solitaria o con l’estrema destra o se la Consigliera Minelli firmerà con i leghisti - prosegue il comunicato di VdA Aperta -. La preferenza unica è la mortificazione della democrazia, serve solo a rafforzare il potere, già fuori controllo, dei consiglieri regionali in carica. Contro il controllo del voto c’è già lo scrutinio centralizzato. Contro le mafie, che comunque continuano a prosperare anche in Valle, serve una rivoluzione culturale e un reale ricambio della classe dirigente".
Per VdA Aperta "le tre preferenze sono un timido e insufficiente passo in avanti verso la parità di genere, ma è una proposta comunque migliore dell’attuale sistema. Svilire uno strumento di partecipazione molto importante per chiedere ai valdostani se vogliono le tre preferenze di cui una di genere o il ritorno alla preferenza unica è pericoloso. Rete Civica e i Verdi hanno deciso di sostenere questa posizione continuando a parlare 'di una vera riforma per dare stabilità al sistema di governo regionale' che preveda l’elezione diretta del Presidente della Regione, con un sistema maggioritario, che solo loro e Fratelli d'Italia continuano a volere. L’Union e il PD hanno dimostrato ancora una volta di non saper governare, portando al voto l'ennesima legge con arroganza e mancanza di confronto, ma questo sistema non si sconfigge con la medesima arroganza, ma solo attraverso il confronto democratico".