Cultura - 22 aprile 2024, 07:53

Ecco le 'cronache fantastiche' del romanziere aostano Gabriele Bramato VIDEOINTERVISTA

Gabriele Bramato con una copia del suo ultimo lavoro

Gabriele Bramato con una copia del suo ultimo lavoro

L'auto, 'agganciata'' fatalmente da un Tir, sfonda il jersey e precipita nel burrone. E' il 2 agosto 2005 quando sull'A26, l'autostrada ligure delle vacanze, muoiono in un tragico incidente i giovanissimi aostani Luca Miozzi, 19 anni, il coetaneo Michel Val e il ventenne Davide Donzel. Una tragedia che sconvolge non solo il capoluogo valdostano ma tutta la regione. Una tragedia che segnerà per sempre la vita di Gabriele Bramato, che quel giorno vicino al suo 19esimo compleanno è nella sua casa ad Aosta quando apprende la terribile notizia della fine di Luca; il suo migliore, inseparabile, amico.

Gabriele è un ragazzo sensibilissimo, gentile e generoso. Il dolore lancinante per la morte improvvisa di Luca, Davide e Michel lascia presto il posto a  una crisi nervosa devastante, una depressione che sembra non trovare sollievo nella vita di tutti i giorni, nei gesti quotidiani, nell'amore della famiglia e che può portare a conseguenze inimmaginabili. Gabriele ha però una passione fortissima che nemmeno l'esaurimento psicologico è riuscito a spegnere, una passione dove anzi lui pur così giovane riesce a trovare conforto e sbocco. E' la scrittura.

E allora scrive tanto e legge tanto. Gabriele Bramato divora letteratura come altri mangiano caramelle e ha una fantasia fervida, con forti radici interiori che gli consente di 'evadere' da un reale che rifiuta ma non è nemmeno così perché in verità Gabriele, con le sue trame, dalla realtà non sfugge ma la trasforma, la plasma, la fa sua. E' un mondo fluido dove storia, scienza, cronaca nera e leggende si scompongono e ricompongono in una narrazione originale, talvolta onirica dove s'incontrano personaggi immaginari e fantastici ma non per questo, nel racconto, meno concreti.

Gabriele si laurea in Lettere e Filosofia all'Università di Bergamo ma non smette di scrivere racconti e romanzi fantasy, horror e thriller, anzi la produzione del giovane aostano è incessante e così dalla sua penna nascono 'Terrore nel treno'; la mini-saga di 'Daniel Black' 1 e 2;  Storia fantastica tra lupi mannari e vampiri'; 'I signori della malavita e il terrorismo'; 'Chi vincerà la scalata al potere o al successo?' (un 'thriller alpino' con una trama originale e glocal) e, quest'anno, 'Il super computer spia', ultima fatica che lo scrittore aostano presenterà al pubblico a settembre.

Lo abbiamo incontrato e lui, quasi schermendosi - perché oggi, 38 anni il prossimo agosto, è rimasto il ragazzo gentile e sensibile di quell'estate maledetta di 19 anni fa - ci ha raccontato un po' di sé e della sua letteratura fantasy; una passione divenuta attività quotidiana, arma contro il dolore e la rassegnazione. E di armi così, in questi tempi oscuri e minacciosi, ne abbiamo tutti un gran bisogno.

Qui la videointervista a Gabriele Bramato

 

pa.ga.

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