A giudizio, almeno, di alcuni commissari, temi in discussione non risultavano particolarmente 'sensibili' ma, nella mattina di mercoledì 28 febbraio, si è svolta in modalità secretata la riunione della Quarta Commissione consiliare regionale 'Sviluppo economico' l'audizione dei vertici di Cva sul Piano strategico aziendale 2023-2027.
L'audizione era stata decisa a seguito di una mozione del gruppo consiliare di minoranza PCP, approvata all'unanimità dal Consiglio Valle l'11 ottobre scorso.
"Audizione in modalità secretata, con una presenza limitata ai sette componenti effettivi della Commissione, senza quindi la presenza di tutti i gruppi consiliari, senza la presenza dei funzionari, senza la possibilità di redigere un verbale - evidenziano in una nota le consigliere di PCP, Erika Guichardaz e Chiara Minelli -. Una secretazione chiesta inizialmente da Cva e su cui si era discusso in una precedente riunione della Commissione. Ci eravamo pronunciate contro tale secretazione, come altri Consiglieri di opposizione presenti, mentre i Consiglieri di maggioranza e i rappresentanti della Lega si erano espressi a favore. Il voto è stato preso a maggioranza degli aventi diritto".
E proseguono: "Non possiamo dire nulla delle domande che la consigliera Guichardaz ha posto, delle risposte ricevute e dei contenuti del Piano di cui ha parlato Cva, perché tutti i Commissari sono tenuti al segreto d'ufficio. Una cosa, però, la possiamo tranquillamente rilevare: a nostro giudizio, non è emerso nessun dato sensibile, nessuna operazione finanziaria, nessuna operazione commerciale, nessuna informazione aggiuntiva che possa giustificare la richiesta di secretazione e, anzi, questa audizione poteva essere veramente d'aiuto per il lavoro di ogni consigliere".
"Continueremo a chiedere trasparenza rispetto a questa società - concludono le consigliere di PCP - che, fin dalla sua nascita, è stata pensata per arrivare ad un'autonomia energetica e perseguire finalità sociali, economiche e ambientali strategiche per la nostra Regione".