Si terrà giovedì 7 dicembre, alle ore 18, presso l’auditorium della Biblioteca regionale 'Bruno Salvadori' in via Torre del Lebbroso ad Aosta, la presentazione della silloge poetica di Evelyne Parouty intitolata 'A, B, C, et…Poèmes gentillets au gré de l’alphabet', con la presentazione di Raffaella Tomassetto e la prefazione di Umberto Druschovic.
Nel corso della presentazione, che sarà moderata da Sabrina Brunodet, direttrice editoriale della Stylos editrice, dialogherà con l’Autrice il poeta Umberto Druschovic, mentre Ebe Riviera leggerà alcune poesie, in italiano e francese.
Di seguito, la quarta di copertina e una breve biografia dell’Autrice:
"C’è un filo rosso che unisce le pagine di questa originale e suggestiva raccolta. È il filo della vita che Evelyne Parouty, poetessa e scrittrice ben conosciuta e di consolidato valore, cuce sapientemente con l’ago dell’esperienza, declinando sul pentagramma della poesia vari aspetti del proprio vissuto, dei sentimenti, delle emozioni colte via via e custodite.
L’Autrice prende per mano i lettori e li accompagna negli anfratti del suo cuore raccontando, con un originale ed estroso dettato poetico, alcuni tra i diversificati temi che hanno caratterizzato, e tuttora permeano, il suo percorso esistenziale, soffermandosi soprattutto su stati d’animo, episodi occasionali, momenti e situazioni varie e disparate che ne hanno indotto la riflessione e la scrittura.[…] oltre alla varietà degli argomenti, colpiscono in questi testi gli attrezzi linguistici utilizzati, nonché le particolari scelte ortografiche. La parola diventa strumento della fantasia espressiva, laddove, abbandonando spesso i toni seri dell’introspezione, la poesia scioglie le briglie e diventa filastrocca, parodia, “canzonetta”, favola, sfiorando perfino il calembour e il madrigale.
Il tutto, in curiosi, originali e attraenti giochi di parole imperlati dai richiami metaforici, dalle rime, le assonanze, le sinestesie, gli acrostici, le anafore. Strumenti di un’ossatura sintattica che irrobustisce la scrittura rendendola piana e agevolandone l’acquisizione. Il suo è un linguaggio libero e in molti casi insolito che ad ogni pagina attira e sorprende, ma che, pur con aspetti che paiono a volte leggeri, scherzosi e, in certi casi, financo scanzonati, nasconde sempre sotto la crosta superficiale temi esistenziali seri e profondi che invitano alla riflessione". Tratto dalla Prefazione di Umberto Druschovic.