Cronaca - 04 dicembre 2023, 14:00

'Agenti penitenziari sempre più vittime di folli violenze, ora basta'

Ennesimo grido di rabbia del sindacato di polizia penitenziaria Sappe sulla situazione delle carceri piemontesi e valdostana dopo l'ultimo caso di violenza ad Alessandria

'Agenti penitenziari sempre più vittime di folli violenze, ora basta'

Come per le aggressioni a Torino, a Ivrea  e a Brissogne a novembre, il copione sembra essere, incredibilmente, sempre lo stesso. Si sono infatti vissute le ennesime ore di folle e assurda violenza, venerdì mattina, nella Casa di reclusione S. Michele di Alessandria: “Colpa della scelleratezza di un detenuto straniero, che ha alimentato la tensione nella struttura detentiva”, riferisce Vicente Santilli, segretario nazionale per il Piemonte e Valle d'Aosta del Sindacato autonomo polizia penitenziaria-Sappe. 

“Un detenuto di origini sudamericane - spiega Santilli - ha aggredito un poliziotto, lanciandogli contro tavoli e sedie durante il proprio colloquio con i familiari per futili motivi. Il collega è stato portato in ospedale per alcune contusioni".

"Solo grazie all'intervento di altri agenti della PolPen che sono riusciti a bloccare il detenuto si è evitato il peggio”, aggiunge Santilli, che è fermo nella sua denuncia: “La situazione nelle carceri del Piemonte è critica, e il Sappe lo denuncia da tempo: forse aspettiamo un gesto ancora più eclatante affinché qualcuno possa intervenire dimenticando che chi opera all'interno degli istituti sono uomini e donne che rischiano per garantire la sicurezza? I poliziotti penitenziari in servizio nel Distretto Piemonte-Liguria-Valle d’Aosta da tempo prestano la loro attività lavorativa in condizioni critiche perdendo ogni serenità lavorativa. Da parte del Provveditore ci si aspettano provvedimenti risolutivi che migliorino la vita lavorativa dei poliziotti penitenziari”.“

La situazione penitenziaria è sempre più critica - dichiara Donato Capece, segretario generale del Sappe -. Bene l’intendimento del Governo, orientato a non avere alcuna indulgenza verso chi aggredisce i nostri poliziotti. In questo senso va nella giusta direzione il nuovo Decreto Sicurezza del Governo, là dove prevede proprio un inasprimento di pena per i detenuti che aggrediscono il personale di Polizia Penitenziaria durante la permanenza e l’espiazione di pena in carcere”. 

Capece ricorda di avere espresso “apprezzamento anche per l’impegno assunto dal ministro della Giustizia, Carlo Nordio e dal suo omologo albanese Ulsi Manja che consentirà il trasferimento, presso gli istituti di pena del Paese d’origine, dei 1.940 detenuti albanesi ad oggi ospiti delle carceri italiane” e auspica “che analoghi accordi vengano assunti con i Paesi che hanno un alto numero di loro connazionali tra i detenuti in Italia, ovvero Romania, Nigeria, Marocco e Tunisia per poi, via via, interessare tutti gli altri Paesi”.

pa.ga.

SU