Sono stati 4000 i trapianti di fegato effettuati ad oggi all'ospedale Molinette di Torino. Un traguardo record in Italia e in Europa per l'ospedale piemontese al quale in questi ultimi 33 anni si sono rivolti tutti i valdostani bisognosi di trapianto. Era il 10 ottobre 1990 quando il professor Mauro Salizzoni eseguì il primo trapianto di fegato alle Molinette, dopo essersi formato insieme con tutta l'equipe presso le Cliniques Universitaires Saint-Luc di Bruxelles in Belgio. Un'attività che dai suoi albori è andata sempre più consolidandosi, parallelamente alla crescita delle attività di trapianto d'organo, in particolare di fegato, in Italia. Condotto per 28 anni dal suo fondatore, il Centro Trapianto Fegato di Torino è attualmente diretto dal 2018 dal professor Renato Romagnoli.
L'obiettivo dei '4000' è stato festeggiato sabato 25 novembre a Torino nei locali della Centrale Lavazza, iniziativa supportata sia dalla Regione Piemonte sia dal Comune di Torino, al quale hanno partecipato i medici del Coordinamento Regionale Donazione e Prelievi Piemonte e Valle d’Aosta, guidati dalla dottoressa Anna Guermani, sotto l'egida dell'Associazione Italiana Trapiantati di Fegato.
Si stima che per la fine del 2023 verrà superato il muro dei 180 trapianti di fegato in un anno, ovvero un trapianto ogni due giorni (con un incremento netto del 25% rispetto all'anno 2022).
I riceventi che hanno beneficiato dei trapianti alle Molinette sono stati non solo pazienti provenienti dalla Valle d'Aosta e da tutte le regioni italiane, ma anche da altri 29 Paesi del Mondo intero (Europa, Asia, Africa e le due Americhe). Si aggiungono nel computo totale almeno altri 12 trapianti supervisionati in regime di convenzione dal professor Salizzoni nel 1996 a Pisa e nel 2004 a Cagliari e, più recentemente, dal professor Romagnoli nel 2022 a Bari.
Anche i risultati di sopravvivenza pongono al primo posto in Italia il Centro di Torino (come recentemente certificato nel Report del Centro Nazionale Trapianti di Roma pubblicato nel luglio ultimo scorso). In particolare, considerando i primi trapianti di fegato eseguiti in riceventi adulti nel periodo 2014-2020, le sopravvivenze dei pazienti ad 1 e a 5 anni dal trapianto raggiungono gli straordinari valori di 95,5% ed 87,6% (migliorando rispettivamente di 3,6 e di 7,9 punti percentuali i risultati ottenuti nel periodo 2000-2013).
Stesso discorso vale per i trapianti eseguiti nei bambini, in cui il Centro di Torino primeggia con valori di sopravvivenza globale del 96% ad 1 e a 5 anni dal trapianto.