Sono le 'aiuole edibili' realizzate al Quartiere Cogne di Aosta a vincere la 14esima edizione del Premio regionale per il volontariato, organizzato dal Consiglio Valle con una rete di partner.
Il progetto, che si è aggiudicato un riconoscimento da 5.000 euro, è stato proposto dall'Associazione Quartiere Cogne presieduto da Rosalia Ventrini e intende trasformare le aiuole pubbliche del quartiere in cui coltivare piante e ortaggi, invitando i cittadini a prendersene cura e a riappropriarsi di alcuni spazi con dei laboratori pratici di educazione ambientale. "
"Un quartiere rappresenta un crocevia in cui si scrivono storie, si incrociano generazioni di cittadini, si tramanda il passato scrivendo il futuro - si legge nella motivazione della giuria-. Quando lo spirito di appartenenza si fa labile, bisogna intraprendere un'azione corale. Grazie all'idea dell'Associazione Quartiere Cogne, il rispetto dell'ambiente si sposa con la manutenzione delle aree comuni: nell'attesa dello sbocciare dei fiori e della raccolta dei frutti, si impara la ricchezza delle diversità e l'importanza di fare gruppo per rilanciare i luoghi in cui si vive".
Sono stati in totale 10 i progetti presentati quest'anno per il Premio, che è sostenuto dal Csv Valle d'Aosta, dalla Fondazione Sistema Ollignan, dai Lions Club 'Aosta Host' e 'Aosta Mont-Blanc', i Rotary Club "Aosta" e 'Courmayeur Valdigne' e dalla sezione valdostana dell'Associazione nazionale alpini.
Durante la cerimonia di premiazione dell'iniziativa, che si è tenuta ieri, sono stati assegnati anche altri cinque riconoscimenti dal valore di 4.000 euro ciascuno. Il primo riconoscimento è andato al progetto "Curarti" presentato dall'associazione Viola con l'obiettivo di stimolare, attraverso l'arteterapia, le risorse creative, espressive, affettive e relazionali dei pazienti oncologici durante le somministrazioni mediche in day hospital.
Il secondo è stato attribuito al progetto dell'associazione Difesa ammalati psichici - Diapsi Valle d'Aosta "Informazione e formazione del personale Oss per cura, sostegno e assistenza ai pazienti portatori di patologie psichiatriche e ai loro familiari", finalizzato alla formazione di operatori socio sanitari - e rivolto anche a volontari - sulle patologie dei malati psichiatrici, in modo da qualificare l'assistenza e l'aiuto, a domicilio e in struttura.
Ad aggiudicarsi il terzo riconoscimento è stato il progetto "La casa del caregiver" presentato dall'associazione Volontari del soccorso di Donnas con l'obiettivo di portare sostegno e aiuto ai caregiver, offrendo loro momenti di incontro con professionisti e di confronto tra di loro.
Il progetto "Giovani volontari di Protezione civile: da utenti a protagonisti", dell'associazione volontari del soccorso della Valpelline ha portato a casa il quarto riconoscimento. Il progetto intende promuovere la cultura della protezione civile e della prevenzione tra i giovani dai 14 ai 18 anni attraverso un percorso di formazione teorico e pratico con i professionisti della montagna.
Infine, un quinto riconoscimento è andato a "Il canto che unisce" dell'associazione Tamtando: un progetto che attua una modalità di inclusione e socializzazione attraverso la musica per la riabilitazione delle persone colpite da ictus e i malati di Parkinson, dando vita ad un incontro tra il gruppo AliAli - nato nel 2021 per la riabilitazione logopedica e fisica di questi malati -e il coro dell'associazione Alice di Biella.