Il tenente colonnello Giovanni Cuccurullo, Comandante del Gruppo Carabinieri di Aosta, ha presentato alla cittadinanza questa mattina, nella saletta d'arte all'ex cappella San Grato in via de Tillier, il Calendario Storico 2024 dell’Arma dei Carabinieri.
Contemporaneamente a Roma, a illustrare l’opera realizzata dallo studio di design Pininfarina con il contributo dell’editorialista Massimo Gramellini per la creazione dei testi, è stato il celebre conduttore televisivo Amadeus, nella splendida cornice dell’Auditorium Parco della Musica.
Il Calendario Storico 2024 è dedicato al tema ”I Carabinieri e le Comunità” e in particolare alla figura del Carabiniere come punto di riferimento della collettività. Una presenza costante accanto alla cittadinanza, da momenti storici per il nostro Paese – come il referendum tra Monarchia e Repubblica nel 1946 – a quelli della vita quotidiana – come la recente alluvione in Romagna.
La vicinanza, la capacità di contatto e di ascolto, le tante attenzioni, piccole e grandi, ai bisogni delle persone, dalle città metropolitane fino ai borghi più remoti di provincia, con le quali i Carabinieri corrispondono alle istanze di rassicurazione sociale proprie di ogni comunità, sono il fil rouge che caratterizza da sempre l’operato dell’Arma e che ci accompagna attraverso i 12 racconti del Calendario 2024.
Le storie, descritte dalla penna di Gramellini, narrano alcune delle gesta più eroiche – come il sacrificio consapevole compiuto a Fiesole – ed altre appartenenti alla vita di tutti i giorni - come il sostegno alle persone più fragili nella quotidianità o durante eventi straordinari come la pandemia da Covid 19.
Storie che il Comandante Generale dell'Arma, Teo Luzi, definisce “così edificanti che sembrano inventate, e sono invece episodi reali” sottolineando come “i Carabinieri sono sempre presenti, attori protagonisti dei soccorsi dopo una calamità, della speranza dopo lo sconforto, dell’ordine dopo il caos, della giustizia dopo un torto. Il senso del dovere, da duecentodieci anni guida ideale di ogni intervento, è lo spirito che anima il nostro servizio”.
Le 12 storie – eterogenee per epoca storica, ambientazione geografica e avvenimenti narrati – sono unite dalla capacità di ascolto e di vicinanza dell’Arma, “filo conduttore” che attraversa l’intera narrazione del Calendario: una banda rossa creata dalla matita di Pininfarina che parte dalla Fiamma – emblema dell’Arma dei Carabinieri - e avvolge l’intera opera attraverso uno dei segni distintivi più significativi e storici dell’uniforme dell’Arma, che caratterizza i pantaloni del Carabiniere. Una banda che, nell’immaginario delle italiane e degli italiani, è diventata simbolo di una forza amica, sempre presente nei momenti e nei luoghi delle nostre vite.
Le illustrazioni che compongono le 12 tavole sono disegnate a matita, tratto che contraddistingue la fase creativa delle opere di Pininfarina - dalle auto sportive ai progetti di architettura - e che valorizza e porta alla luce l’arte presente nell’operato quotidiano dei Carabinieri, come evidenziato dal Comandante Generale “non è immediato pensarci, eppure c’è un’analogia evidente, fra le gesta compiute da persone in divisa, e il talento di chi le descrive o le illustra. Anche ad un carabiniere,in fondo, si richiede ciò che fanno gli artisti: aggiungere bellezza”.
“La bellezza salverà il mondo”, scriveva Dostoevskij. La bellezza è in grado di suscitare emozioni positive e di trasformare la vita delle persone, portandole a una maggiore comprensione di sé e degli altri. La bellezza ci offre la possibilità di aprire gli occhi sulla bellezza del mondo e di apprezzarla, di trovare la forza di andare avanti e di lottare per un mondo migliore. Inoltre, la bellezza ci aiuta a superare i nostri limiti e a scoprire nuove opportunità. Attraverso la bellezza, possiamo trovare il coraggio di sperimentare nuove esperienze e di espandere i nostri orizzonti. La bellezza ci incoraggia a sognare e a immaginare un futuro migliore per noi e per gli altri.
“È per questo che bisognerebbe educare la gente alla bellezza: perché in uomini e donne non si insinui più l’abitudine e la rassegnazione ma rimangano sempre vivi la curiosità e lo stupore”(Peppino Impastato).
Il notevole interesse da parte del cittadino verso il Calendario Storico dell’Arma, oggi giunto a una tiratura di 1.200.000 copie, di cui oltre 16.000 in otto altre lingue (inglese, francese, spagnolo, tedesco, portoghese, giapponese, cinese e arabo, nonché in sardo e friulano), è indice sia dell’affetto e della vicinanza di cui gode la Benemerita sia della profondità di significato dei suoi contenuti, che ne fanno un oggetto apprezzato, ambito e presente tanto nelle abitazioni quanto nei luoghi di lavoro, quasi a testimonianza del fatto che “in ogni famiglia c’è un Carabiniere”.
Il Forte di Bard è 'Gennaio' nel Calendario da tavolo
Il Calendario da tavolo, dedicato anche quest’anno al tema “i Carabinieri nei Borghi più Belli d’Italia”, riguarda piccole gemme arroccate fra gli scorci più suggestivi del Belpaese, il Paese dell’Arte, della Letteratura, dell’Ingegno italico. Sono state selezionate 12 immagini, una per mese, con Carabinieri ritratti in uno dei tanti borghi che impreziosiscono l’Italia, i quali restituiscono un quadro d’autore fatto di geografia, architetture e uniforme.
Tra le località più suggestive, è stata inserito il suggestivo Forte di Bard, con il quale inizia proprio lo scorrere dell’anno 2024. Un caposaldo storico della nostra storia, che simboleggia da sempre la protezione dei territori e delle comunità come l’Arma che da 210 anni è vicina alle comunità e offre il suo servizio di vicinanza e rassicurazione sociale.