"I costi totali, comprensivi di Iva, finora sostenuti dall’Amministrazione regionale per la progettazione, la direzione lavori, i collaudi, la realizzazione della struttura architettonica e degli impianti generali, nonché per la musealizzazione dell’area Nord del sito, ammontano a circa 46 milioni di euro". Lo ha reso noto oggi l'assessore regionale ai beni e alle attività culturali, Jean-Pierre Guichardaz, rispondendo a un'interpellanza presentata dal gruppo Progetto civico progressista-Pcp sull'Area megalitica di Saint-Martin-de-Corléans, chiusa da marzo 2022.
L'assessore ha confermato la riapertura per sabato 11 novembre; la capogruppo di Pcp, Erika Guichardaz, ha ricordato che "un nuovo sito archeologico dovrebbe, poi, vedere la luce nella zona interessata dagli scavi per l'ampliamento del Parini. Con questa nostra iniziativa vogliamo fare il punto sui costi totali fino ad ora sostenuti o preventivati per il sito archeologico di Saint-Martin-de-Corléans e per gli scavi nello spiazzo di fronte all'ospedale oltre che conoscere le intenzioni per la fruibilità di questi ultimi".
L'assessore ha precisato che "è stata, inoltre, stimata una spesa di circa 850mila euro per un intervento di sistemazione del piano di copertura del complesso e della pavimentazione della cosiddetta 'Piazza', ai fini di una sua valorizzazione. Ad oggi non è possibile fornire un dato preciso dei costi che si dovranno sostenere per il completamento dell’area Sud, in quanto dovrà essere oggetto di ulteriori indagini archeologiche che consentiranno di procedere all’aggiornamento dello studio di fattibilità esistente, risalente al 2011, che risulta non più attuale alla luce dei recenti ritrovamenti, dell’evoluzione tecnologica nei diversi campi museali, nonché dei costi di realizzazione degli interventi. La spesa è stata sostenuta facendo ricorso a fondi Fesr per un importo pari a 12 milioni 580mila euro".
Riguardo agli scavi nello spiazzo antistante l’ospedale Parini, l'assessore ha fatto presente che "i costi totali sostenuti, a partire dal 2015 fino ad ora, ammontano a 3 milioni 135mila euro, Iva esclusa. I costi preventivati per i prossimi scavi ammontano a 2,4 milioni di euro, sempre Iva esclusa, e possono essere così sintetizzati: nel 2023, 839mila per i lavori di scavo archeologico localizzati ad est di viale Ginevra; per il biennio 2024-2025, 1,5 milioni di euro per i lavori di realizzazione della fase 3 di ampliamento e ristrutturazione dell’ospedale localizzati ad ovest di viale Ginevra".
Il progetto definitivo di ampliamento del Parini, consegnato dai progettisti, contempla, al piano interrato, la presenza di un’area archeologica fruibile al pubblico che conservi e valorizzi le testimonianze monumentali della prima età del Ferro rinvenute durante gli scavi. Saranno infatti visibili sia il cerchio di pietre del VIII secolo a.C., sia il tumulo funerario del 'Guerriero celtico', databile alla metà del VII secolo a.C. Saranno inoltre predisposti apparati didattici e vetrine per l’esposizione dei reperti più importanti.
"La fruizione avverrà con due diverse modalità - ha precisato Jean Pierre Guichardaz - la prima, dall’alto, accessibile a tutti, percorrendo la passerella prevista che congiunge il parcheggio dell’ospedale ai reparti dell’attuale nosocomio e che consentirà una visione generale delle evidenze archeologiche; la seconda, più specialistica, consentirà di accedere al piano di imposta dei monumenti e di camminare tra le vestigia, ammirando le vetrine con i reperti, in occasione di eventi o di visite guidate".