A detta dei sindaci valdostani serve "un maggior approfondimento, con studi e simulazioni, e un confronto tra tutti gli attori coinvolti" prima di valutare la possibile introduzione del Fattore famiglia in Valle d'Aosta. Per questo motivo, il Consiglio permanente degli enti locali valdostani-Cpel, riunitosi ieri in assemblea, si è astenuto sulla proposta di legge della Lega Vda. Il testo è stato illustrato ai sindaci da Loredana Petey, sindaca di Aymavilles e responsabile politica del Cpel.
Il Fattore famiglia è un indicatore sintetico della situazione reddituale e patrimoniale, già adottato da altri Comuni e Regioni: fotografa la situazione economica e sociale della famiglia che accede alle prestazioni sociali ed ai servizi a domanda individuale, garantendo delle condizioni migliorative.
Pur "condividendo l'importanza e la necessità di garantire alle famiglie eque modalità di accesso alle prestazioni", l'assemblea dei sindaci ha motivato il parere di astensione sottolineando come sia "imprescindibile un ulteriore e maggiore approfondimento mediante la realizzazione di studi e simulazioni, anche attraverso l'istituzione di un tavolo di lavoro interistituzionale". In particolare, il Cpel ha evidenziato "la necessità di analizzare gli effetti concreti di un'eventuale applicazione del Fattore famiglia della Valle d'Aosta, sottolineando l'importanza di un confronto tra tutti i potenziali attori coinvolti".