"Una decisione inaccettabile e irrispettosa verso delle figure essenziali nella sanità, gli Operatori socio-sanitari". Lo scrivono in una nota i sindacati Fp Cgil Vda e Savt Santé che lo scorso 10 ottobre hanno partecipato, insieme ad altre sigle sindacali, una ventina in tutto, ad un incontro con l'assessore regionale alla Sanità, Carlo Marzi, sulla mancata indennità sanitaria di attrattività per Oss, che sono in massima parte donne.
Come previsto dal secondo assestamento di bilancio, votato dal Consiglio Valle a fine luglio, l'indennità, per ora erogata soltanto a medici e infermieri assunti dall'Usl VdA, sarà estesa ad altre professioni sanitarie, ma non alle Oss.
"Abbiamo esplicitato già ai vertici aziendali il nostro disappunto nell'aver constatato che a essere dimenticate nuovamente sono quelle lavoratrici e quei lavoratori che svolgono un'attività importante per il buon funzionamento dell'intera macchina sanitaria- affermano le due sigle sindacali-. Le Oss meritano rispetto e averle dimenticate per quanto concerne l'indennità attrattiva è grave".
E aggiungono: "Come Fp Cgil e Savt Santé siamo portavoce del giustificato disappunto delle lavoratrici e dei lavoratori. Faremo di tutto per far in modo che anche le Oss possano ricevere questa indennità. Non ci devono essere situazioni di disparità e diseguaglianze". Per i due sindacati, "si parla spesso di fuga di medici e di infermieri e di cercare di contrastare questo fenomeno. Non sono gli unici però che bisogna cercare di 'trattenere' in Valle d'Aosta e le indennità attrattive hanno anche questo obiettivo, e cioè di cercare di incentivare tutto il personale sanitario a rimanere nella nostra regione per svolgere delle professioni essenziali per la nostra regione e i nostri territori, come il lavoro svolto con dedizione da tutte le nostre Oss appunto".
Concludono: "Noi come Fp Cgil e Savt Santé ci siamo e ci saremo sempre, dalla parte delle lavoratrici e dei lavoratori, in tutte le loro lotte, possono contare su di noi sempre".